14 Marzo 2025

Giuntoli conferma Motta sulla panchina della Juventus: verità o parole di facciata?

Giuntoli conferma Motta sulla panchina della Juventus: verità o parole di facciata?

Sul fallimento del progetto Motta-Juventus ci eravamo già soffermati tempo addietro, al seguito dell’eliminazione dei bianconeri dalla Champions League. Ora, però, è giunta la pietra tombale su questa stagione: la clamorosa uscita in casa dalla Coppa Italia con un Empoli in turnover. Nel post gara Motta ha preso posizione facendo un grande mea culpa, ma scaricando le responsabilità anche sui giocatori e sull’atteggiamento. Un vero e proprio sfogo del tecnico, che però evidenzia come il clima all’interno dello spogliatoio e dell’ambiente sia teso. Anzi, è probabile che si sia giunti a un punto di non ritorno, una frattura insanabile con i calciatori.

La Juventus, storicamente, non ha praticamente mai cambiato allenatore a stagione in corso (salvo casi eccezionali). Dunque, a prescindere da tutto, è probabile che si prosegua almeno fino alla fine dell’annata calcistica, come lo stesso Giuntoli ha di recente evidenziato. Tuttavia, avendo ormai solo la qualificazione in Champions come obiettivo, il prossimo trittico di gare è fondamentale. Dopo il Verona, i bianconeri affrontano Atalanta (davanti in classifica) e Fiorentina (alle spalle), a seguito della quale ci sarà la sosta. Non è quindi da escludere che, in caso di risultati negativi in queste sfide, la dirigenza – per salvare il salvabile – possa optare per un traghettatore che centri almeno il quarto posto, a prescindere dalle parole di conferma di Giuntoli.

Eppure, soprattutto se l’obiettivo Champions sfumasse, sembra arduo ipotizzare un’altra stagione di Motta alla Juventus. Parlandosi chiaramente, sarebbe un errore anche scaricare tutto sul tecnico, perché i giocatori hanno la colpa di non metterci nemmeno il proprio orgoglio, mentre la società è praticamente inesistente e lo è da troppi anni. Va però evidenziato come i giocatori su cui si è puntato per questo progetto si stiano rivelando dei flop clamorosi, Koopmeiners tra tutti. Può capitare che uno o due acquisti rendano sotto le aspettative; ma se questo diviene un paradigma, allora le cause potrebbero celarsi altrove.

Per quanto sia evidente la necessità di porre delle figure davvero di calcio in dirigenza, al posto di giuristi ed economisti, per dare quella spinta e aura necessaria, la realtà dei fatti è che i giocatori sono affidati ad un allenatore e se nessuno di questi rende, vuol dire che la guida sta sbagliando. E Motta lo ha effettivamente ammesso. Giuntoli, come detto, è intervenuto a Sky Sport parlando di riunione a mente fredda e volontà di proseguire. Ma per molti sembrano parole atte a distendere le tensioni di un ambiente che ha ancora un obiettivo obbligatorio da centrare. Ma se alla fine l’italo-brasiliano saltasse, chi lo potrebbe sostituire?

I 3 nomi più intriganti per la panchina della Juventus

Il primo nome che verrebbe da accostare alla Juventus non può non essere colui che ha aiutato a riportarla in cima: Antonio Conte. In attesa di capire se a fine anno festeggerà il tricolore con il Napoli, emergono diversi dubbi sulla sua permanenza in azzurro. Dunque, nel caso di un addio di Motta, non è da escludere che possa nuovamente proporsi per la panchina bianconera, come già fatto l’estate scorsa. Un altro nome che potrebbe stuzzicare è quello di Gian Piero Gasperini. Che lui sappia far rendere i giocatori a volte anche oltre le loro potenzialità è risaputo. Il dubbio è se sarebbe in grado di reggere determinate pressioni che all’Atalanta non ci sono.

Un altro allenatore, vecchia conoscenza bianconera che non ha avuto il tempo che meritava, è Maurizio Sarri. Guida nell’ultimo scudetto vinto dai bianconeri, il tecnico toscano è stato schiacciato dall’influenza e dalle pressioni dell’ambiente e dello spogliatoio, composto da uomini ormai da anni capisaldi della Juventus. Ora, però, queste figure predominanti non ci sono più ed è iniziato un nuovo ciclo generazionale, che potrebbe trovare un’ottima guida nell’ex Lazio.