15 Marzo 2025

Roma, tra solidità difensiva e limiti offensivi: l’analisi statistica dettagliata per capire pro e contro della squadra di Ranieri

Roma, tra solidità difensiva e limiti offensivi: l’analisi statistica dettagliata per capire pro e contro della squadra di Ranieri

La stagione 2024-2025 della Roma, per molti tifosi un calvario senza fine con una squadra relegata nel limbo di chi è senza obiettivi, a livello statistico si caratterizza per un rendimento piuttosto equilibrato, figlio di un inizio terrificante e un ultimo periodo molto positivo dopo l’avvento di Ranieri, con un trend che la vede prima in classifica nelle ultime cinque gare alla pari del Napoli di Conte. La difesa ha ritrovato solidità, ma restano alcune criticità in fase di costruzione offensiva. Analizzando le statistiche avanzate della squadra, possiamo individuare i suoi punti di forza e le aree di miglioramento.

La difesa: il vero punto di forza

Uno degli aspetti più positivi della Roma è la sua fase difensiva. Con 29 gol subiti in 23 partite, la squadra mantiene una media di 1,26 reti incassate a partita, posizionandosi tra le migliori difese del campionato. Inoltre, il dato sugli Expected Goals Against (xGA) di 28,1 conferma l’efficacia della squadra nel limitare le occasioni pericolose degli avversari.

L’ottima organizzazione difensiva emerge anche dall’elevato numero di contrasti vinti, con una percentuale di successo del 60,4%, e da una capacità di bloccare tiri e passaggi avversari che conferma l’attenzione alla fase di non possesso a difesa schierata. Le intercettazioni effettuate dimostrano una buona lettura delle traiettorie di gioco, le cosiddette “preventive” e una predisposizione a interrompere le manovre offensive avversarie.

Difficoltà in fase offensiva

Se da un lato la difesa garantisce sicurezza, dall’altro la Roma fatica a essere incisiva in attacco. Il dato sugli Expected Goals (xG) è di 32,7, collocandola nella media del campionato, ma senza un reale impatto dominante. Inoltre, il valore degli Expected Assists (xA) suggerisce che la qualità delle occasioni create è inferiore rispetto ad altre squadre di vertice.

La media di 1,48 gol segnati a partita non è sufficiente per competere ai massimi livelli. Inoltre, il numero di blocchi subiti evidenzia la difficoltà della Roma nel trovare spazi utili per concludere a rete, mentre le numerose intercettazioni avversarie sottolineano una manovra a tratti prevedibile e migliorabile in termini di precisione e fluidità.

Il tipo di gioco della Roma: costruzione paziente e cross dalle fasce

Analizzando la distribuzione dei passaggi, emerge che la Roma predilige un gioco basato su passaggi corti e medi, cercando di costruire l’azione in modo ragionato. La Roma sfrutta anche i cross per attaccare la porta avversaria, puntando spesso sul tentativo di riempire l’area dei centrocampisti e sulla fisicità di Dovbyk. L’attaccante ucraino tuttavia ancora non riesce a sfruttare questo stile di gioco anche a causa della scarsa qualità dei rifornimenti soprattutto dal versante destro di gioco, anche se l’innesto di Saelemaekers ha parzialmente alzato la percentuale di cross riusciti rispetto all’inizio di stagione. I passaggi progressivi, inoltre, mostrano un tentativo di avanzare velocemente verso l’area avversaria, ma con risultati non sempre ottimali.

Dove la Roma soffre di più?

Se in casa i giallorossi riescono a mantenere un buon rendimento, fuori casa le difficoltà aumentano. Il dato delle trasferte con due sole vittorie (Udinese e Venezia), sei pareggi e quattro sconfitte evidenzia una scarsa incisività lontano dall’Olimpico. La squadra subisce molte azioni pericolose soprattutto sugli attacchi avversari dalle fasce, con difficoltà nel contrastare i cross. Le ripartenze veloci sono un altro punto debole, con la difesa che fatica a rientrare con i tempi giusti. Inoltre, la Roma mostra qualche problema nel recuperare palla a centrocampo, concedendo spesso spazi agli avversari tra le linee.

Dati statistici figli di tre allenatori differenti

La Roma sta ricostruendo una stagione solida, ma per fare il salto di qualità è necessario migliorare la fase offensiva e la gestione delle trasferte. Se la difesa, soprattutto dall’avvento di mister Ranieri, rappresenta un punto di forza, il reparto offensivo ha bisogno di maggiore concretezza e di una manovra più fluida per essere realmente competitivo ai vertici della Serie A.