L’Inter di Simone Inzaghi è passata al fotofinish contro lo Young Boys in Champions League per 1-0. Marcus Thuram, ancora una volta, ha sbloccato un match pesante e dal quale i nerazzurri volevano cercare di uscire con un risultato positivo. Sì, perché i prossimi saranno i giorni che la porteranno alla super sfida contro la Juventus e arrivarci con una vittoria ottenuta in Europa può contribuire ad avere un morale differente. Se i bianconeri di Thiago Motta hanno rimediato una sconfitta contro lo Stoccarda, ecco che gli uomini di S. Inzaghi hanno invece conquistato i 3 punti. Il percorso dell’allenatore piacentino in nerazzurro prosegue a vele spiegate, con una squadra che è sempre più strutturata e cosciente dei suoi mezzi. L’Inter è un gruppo solido, unito, in campo i giocatori sembrano quasi conoscersi a memoria.
Schemi, trame di gioco, grinta, voglia di non mollare fino alla fine tutti insieme: l’essenza dei Campioni d’Italia si può riassumere così. E come anticipato, domenica 27 ottobre alle ore 18.00, i nerazzurri affronteranno una delle avversarie storiche: la Juventus. Infatti, nel nono turno di Serie A, sarà la volta del derby d’Italia. L’Inter ci arriva con 17 punti, uno in più della Juventus. S. Inzaghi e i suoi stazionano al secondo posto della classifica mentre la Vecchia Signora è ancorata al terzo. Pensando a questo big match, un dato curioso circa le due squadre può essere quello dei “gol subiti” sino ad ora in campionato: 9 per i nerazzurri, 1 per i bianconeri. Dunque, rispetto al reparto difensivo di Thiago Motta, quello dell’Inter appare più vulnerabile.
Tuttavia, se si va ad analizzare la voce relativa alle “reti realizzate”, ecco che la questione cambia: gli uomini di Simone Inzaghi hanno segnato sin ora 17 gol contro gli 11 siglati dalla Juventus. Pertanto, se è vero che l’Inter subisce più reti, è altrettanto reale il fatto che mostri più semplicità nel segnarle. Questo potrebbe dipendere, come detto, dal fatto che il gruppo nerazzurro è maggiormente rodato rispetto a quello bianconero. Infatti, l’ossatura della squadra di S. Inzaghi è rimasta tale mentre in casa bianconera ci sono stati diversi cambiamenti durante gli scorsi mesi, a partire proprio dalla guida tecnica. L’allenatore piacentino, che siede sulla panchina dell’Inter dall’estate del 2021, ha plasmato la rosa impartendo i suoi dettami. La squadra, step by step, ha assimilato quanto il tecnico ha saputo trasmetterle, senza mai forzare. S. Inzaghi e il gruppo sono in piena sintonia, ormai da anni. Gli innesti che la società ha messo a disposizione del tecnico nel corso del tempo, si sono ambientati bene. I giocatori hanno avuto e hanno modo di esprimere le proprie qualità e di crescere costantemente.
Insomma, la mano di S. Inzaghi sull’Inter è ben tangibile. Nelle prossime ore, i nerazzurri continueranno a prepararsi per il derby d’Italia. Di fronte a loro, troveranno una squadra che vorrà rialzarsi dopo la sconfitta patita in Champions League, guidata da un Thiago Motta che poco alla volta cercherà di plasmare l’identità del suo gruppo un po’ come fatto dal suo collega nel corso degli anni. L’adrenalina cresce e le premesse sono interessantissime. Ognuna per i suoi motivi. Ognuna per la sua essenza. Chi la spunterà tra Inter e Juventus? S. Inzaghi o Thiago Motta? Lautaro Martinez (o Marcus Thuram) oppure Dusan Vlahovic? I nerazzurri sono pronti a spalancare le porte di San Siro alla Vecchia Signora: manca poco e le danze si apriranno sul manto erboso milanese.