Abodi: “Quattro stadi a Roma? Impossibile”. Sul razzismo: “Creato un nuovo gruppo di lavoro”

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“Il flusso di capitali privati può rappresentare una delle soluzioni più pratiche per il tema stadi. Nei casi di Roma e Lazio, vagliate tutte le implicazioni nella costruzione di loro impianti di proprietà, andrebbe incoraggiata e supportata, così come tutte le progettualità volte a migliore il parco stadi del Paese”. Andrea Abodi, ministro dello Sport, ha parlato alla Camera di diversi temi, a partire da questa apertura sul tema stadi. “Quattro stadi a Roma? Impossibile. Faccio presente che esistono soluzioni che garantiscono un diverso utilizzo degli stadi che svolgono un ruolo ben più ampio come sede di aggregazione e di socialità”.
Poi, si è spostato sul capitolo “sostenibilità”: “Qui da noi si parla troppo spesso della sostenibilità del sistema sportivo sotto il molteplice profilo della sostenibilità energetica e tecnologica, della accessibilità soprattutto in tema di disabilità e dimensione inclusiva”.
Abodi si è spinto fino al tema razzismo, molto in voga nella nostra Serie A negli ultimi tempi, specie per quello che è successo lo scorso gennaio a Udine contro Maignan: “Chi non comprende le regole del gioco deve uscire dallo stadio. Dopo il caso Maignan è stato costituito un gruppo di lavoro che sta studiando la struttura del Daspo, valutandone la tracciabilità nei documenti personali dei soggetti coinvolti. Daspo, poi, da associare anche a un recupero delle persone che incorrono in certi errori. Va perseguito il ritiro del gradimento di certi soggetti coinvolti, ma questo è un compito che spetta a leghe, club e federazioni. Non può esserci atteggiamento diverso dell’assoluta condanna. E non c’è una scala di valori tra una discriminazione razziale e una territoriale”.

Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.