Allarme rosso in casa Lazio: l’attacco di Sarri è al minimo visti i tanti indisponibili nel reparto avanzato. La sfida con la Juventus si sta avvicinando velocemente, sabato è dietro le porte. C’è bisogno di capire cosa fare per rendere produttiva la punta di diamante del 4-3-3 del tecnico toscano. La posta in palio è tanta per entrambe le squadre: la Juventus deve tornare a vincere dopo le brutte sconfitte con Sassuolo e Verona. La Lazio invece non vuole deludere i suoi tifosi che sono accorsi in massa a fare il biglietto per la sfida casalinga. L’Olimpico va verso il sold out e i biancocelesti saranno spinti dagli spalti a fare bene, visto che in casa i capitolini hanno già vinto contro la Roma e l’Inter.
Le possibilità di Maurizio Sarri
Su chi farà affidamento Sarri in attacco? Con Immobile quasi certamente out per la sfida contro la Juventus, alla lista degli indisponibili si potrebbe aggiungere anche Pedro. Lo spagnolo potrebbe dare forfait visto il dolore che ha lamentato alla caviglia dopo un contrasto in allenamento con Radu. Ma niente è ancora certo: a differenza del bomber biancoceleste che riuscirebbe a tornare solo in occasione di Napoli-Lazio, il numero 9 potrebbe avere qualcosa di poco serio.
Se Pedro dovesse alzare bandiera bianca però Sarri dovrebbe optare per Felipe Anderson e Zaccagni sulle fasce, schierando Muriqi come terminale offensivo. Ma è ancora tutto da valutare visto che il numero 94 non è assolutamente nei piani del mister e Pedro era stato provato come falso nueve. Come ultima spiaggia ci sarebbero Raul Moro e Luka Romero come ricambio sulle fasce, vista anche la positività al Covid di Marusic. Troppi pochi uomini per poter ricorrere subito alle sostituzioni dei titolari. A Formello sperano solo in buone notizie dopo i controlli medici di Pedro. Qualora l’ex Roma ce la dovesse fare, sarà tutto più semplice per Maurizio Sarri. Non si può perdere la garanzia dello spagnolo, andato in gol con Fiorentina, Atalanta e Salernitana.
Appassionata di pallone sin da piccola, scrivo per passione ma anche per costruire un grande sogno: diventare giornalista pubblicista. Ho la voce molto alta e se mai doveste sentire qualcuno che urla durante le partite, beh quella sono proprio io!