La vittoria dell’organizzazione sul talento puro

Mikel Arteta ha regalato due lezioni di calcio a Carlo Ancelotti, al Real Madrid e a tutti gli appassionati di calcio che si sono goduti il quarto di finale tra l’Arsenal e i Blancos.
Questa doppia sfida ha certificato come questa edizione della Champions League abbia premiato l’organizzazione tattica delle squadre rispetto al puro e semplice talento.
Il confronto tra le rose di Arsenal e Real Madrid, alla vigilia della sfida, sembrava assolutamente impari, e i Blancos partivano largamente favoriti sui Gunners.
Quello che è successo nella doppia sfida, però, è senza dubbio molto interessante.
Le stelle del Real Madrid non sono mai riuscite a fare male all’Arsenal, eccezion fatta per il gol di Vinicius nella gara di ritorno, viziato da un errore grossolano di Saliba.
Arteta è riuscito ad annullare tutte le armi offensive a disposizione di Ancelotti, un allenatore che negli ultimi anni non ha mai proposto un calcio spumeggiante e futuristico.
Le qualità di Carletto, nella sua seconda esperienza madridista, sono servite principalmente a gestire uno spogliatoio ricchissimo di classe e di ego.
Il banco, quest’anno, è saltato con l’arrivo di Mbappè, che non sembra aver mai trovato la quadra con i compagni, così come Ancelotti non sembra esser riuscito ad incastrare il fenomeno francese insieme alle altre stelle.
Quello che doveva essere un nuovo ciclo stile Galacticos si è arenato, esattamente come la prima volta, contro l’Arsenal: allora Florentino Perez si dimise da presidente del Real, stavolta pare che sia Ancelotti a saltare.
Tantissimi meriti vanno dati ai Gunners, che soprattutto nella gara di ritorno hanno dimostrato di essere una squadra maturissima, degna di entrare tra le prime 4 d’Europa.
Insieme all’Arsenal, a giocarsi la Champions saranno PSG, Barcellona e Inter, altre tre squadre che fanno dell’organizzazione il loro punto di forza principale.
I parigini e i blaugrana hanno, dalla loro, la possibilità di contare su giocatori straordinari (Yamal e Kvara su tutti) all’interno di contesti ben rodati e funzionanti.
Dell’Arsenal abbiamo già parlato, mentre l’Inter è la squadra più debole a livello di rosa, ma a livello di organizzazione ha pochissimi rivali, e forse è la migliore di questo quartetto.
Si prospettano ancora 5 partite di altissimo livello per sollevare la Coppa dalle Grandi Orecchie.
Amante da sempre di sport e di storie, sogno di rendere queste passioni il mio futuro lavoro: innamorato del calcio, ma seguo con piacere anche il basket NBA e i motori.