Ivan Ilic, dal mancato addio al rilancio col Toro: ora Vanoli lo vuole trequartista

Doveva essere già lontano da Toro, con la valigia pronta e un futuro in Russia: invece Ivan Ilic è ancora lì, al Filadelfia, pronto – o costretto – a scrivere un finale diverso da quello che tutti si aspettavano. Solo qualche settimana fa, il centrocampista serbo era a un passo dal firmare con lo Spartak Mosca. Tutto fatto, o quasi, fino al colpo di scena: l’affare è saltato clamorosamente proprio in dirittura d’arrivo.
Poi si è rifatto vivo anche lo Zenit San Pietroburgo, negli ultimissimi giorni di mercato russo. Ma anche in quel caso, nulla di fatto. Risultato: nessun trasferimento, nessun assegno da 20 milioni nelle casse di Cairo, e un Ilic ancora granata, ma in cerca di rilancio.
Un ritorno forzato, una nuova chance
Il mancato trasferimento ha stravolto i piani del club e del giocatore. L’arrivo di Cesare Casadei doveva essere il segnale della sostituzione già pronta, e invece ora Vanoli si ritrova con un centrocampo più affollato, ma anche con un capitale tecnico da rivalutare. Il tecnico lo ha detto chiaramente: “L’opportunità russa non è andata a buon fine, ora Ilic dovrà lavorare di più per conquistarsi il posto”. Un messaggio forte, diretto. Ma anche un’opportunità per rilanciarsi, perché con la qualità che ha, Ivan può ancora diventare una risorsa fondamentale per il Torino.
Da regista a trequartista: l’esperimento in corso
Per trovargli spazio, Vanoli sta anche sperimentando una nuova posizione. Nella recente amichevole contro l’Asti – più che un test, un’occasione per provare soluzioni alternative – Ilic è stato provato qualche metro più avanti, nel ruolo di trequartista, quello solitamente occupato da Vlasic. Con il croato senza un vero vice, l’idea è quella di reinventare il serbo per offrirgli minuti e centralità. Il test, va detto, non ha brillato: né Ilic né il Toro hanno convinto. Ma il tempo delle prove è finito. Con nove giornate di Serie A ancora da giocare, servono risposte. Tecniche, ma anche mentali.
Rilancio obbligato, anche per il mercato
Per Vanoli è quasi un dovere rimettere Ilic al centro del progetto: non solo per il valore tecnico, ma anche per questioni economiche. Un giocatore pagato oltre 15 milioni e che solo poche settimane fa valeva 20 sul mercato, non può finire ai margini senza lottare. E anche la società, che punta a monetizzare in estate, pretende segnali concreti. Se vuole restare o partire, tocca a lui decidere. Ma una cosa è certa: da qui alla fine, Ivan Ilic dovrà tornare a essere un valore, non un rimpianto.

Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.