Il fattore Bove nella Fiorentina

Mg Torino 03/11/2024 - campionato di calcio serie A / Torino-Fiorentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Edoardo Bove
La crisi della Fiorentina non sembra conoscere fine.
I viola non registravano 8 sconfitte in 16 partite dalla stagione 2004/05, che si chiuse con una rocambolesca salvezza all’ultima stagione.
Per quanto il momento della Fiorentina non sia positivo, la stagione dei ragazzi di Palladino passerà dalla sfida di giovedì contro il Panathinaikos.
Confrontando questo periodo con la prima parte di stagione, si può trovare una sorta di punto di non ritorno nell’andamento dei viola.
Quel punto è la sfortunata vicenda di Edoardo Bove, attorno alla quale ruota l’intera annata della Fiorentina.
Fino all’1 dicembre 2024, la Fiorentina stava volando, nonostante un avvio difficile.
Con il passaggio a 4 dietro, i viola hanno inanellato una serie di risultati utili consecutivi dal dolce retrogusto di Champions League.
La vera chiave tattica dietro al successo della Fiorentina, però, era proprio Bove.
Impiegato come esterno sinistro nel 4-2-3-1 varato da Palladino, l’ex Roma aggiungeva qualità che mancano terribilmente al centrocampo viola.
In un reparto in cui abbondano i palleggiatori e i centrocampisti di manovra (Adli, Cataldi, Richardson..), Bove aggiungeva fisicità e dinamismo, caratteristiche cruciali nell’organismo fiorentino.
Basti pensare al gol dello 0-1 in Como-Fiorentina: è Bove a condurre la ripartenza viola e a servire Beltran, che appoggia ad Adli, autore di un gol bellissimo.
In mezzo a tanti giocatori di qualità, serviva un faticatore di centrocampo come il numero 4, mascherato da esterno sinistro.
Con lui in campo, la Fiorentina si è prodotta negli exploit più belli della stagione: 0-6 a Lecce, 5-1 contro la Roma, le vittorie contro Lazio e Milan…
La sfortuna, poi, ha deciso di bussare per l’ennesima volta alle porte di Firenze, dando vita ad una scena orribile che non ci sentiamo nemmeno di ripercorrere, per evitare inutili sadismi.
Da quel momento in poi, la Fiorentina ha oggettivamente accusato il colpo, regredendo sempre di più in classifica, fino all’ottavo posto odierno.
Un grande tifoso viola come Gaetano Curreri cantava, insieme agli Stadio: Io ancora sulle montagne russe sto.
Quella canzone rappresenta perfettamente l’andamento della Fiorentina dentro e fuori dal campo.
Molti tifosi e anche la società chiedono la testa di Palladino, che però non ha tutte le colpe del caso.
La vicenda Bove ha inevitabilmente segnato i destini della stagione viola.
Al di là di qualsiasi contraccolpo psicologico che non possiamo conoscere noi esterni, a livello meramente tattico la squadra ha perso quelle caratteristiche che menzionavamo poco fa.
Nel mercato di gennaio si è provato a riottenere quelle qualità con l’arrivo di Folorunsho, che ancora non ha inciso come si pensava, anche a causa della tanta panchina fatta a Napoli.
Ovviamente non è solo la vicenda Bove ad aver influenzato la stagione viola: allenatore e giocatori hanno la loro responsabilità netta nella crisi della Fiorentina.
I viola sono chiamati a salvarsi nel ritorno di Conference League contro il Panathinaikos, squadra assolutamente alla portata dei ragazzi di Palladino.
Anche senza Bove, la Fiorentina ha tutti i mezzi per salvare la stagione e terminare dignitosamente il campionato, salvo isterismi.
Amante da sempre di sport e di storie, sogno di rendere queste passioni il mio futuro lavoro: innamorato del calcio, ma seguo con piacere anche il basket NBA e i motori.