24 Aprile 2025

Inferno gelato per il Milan, che perde anche contro la Lazio

Inferno gelato per il Milan, che perde anche contro la Lazio

Non si ferma il periodo nerissimo del Milan, che perde anche contro la Lazio, al termine di un match intensissimo, soprattutto negli ultimi minuti.
Dopo il vantaggio biancoceleste nel primo tempo, i rossoneri hanno raggiunto il pari nonostante l’inferiorità numerica.
Il rigore di Pedro al 98mo, però, condanna il Diavolo al nono posto, superato anche dalla Roma, vittoriosa oggi a Como, e con due punti di vantaggio sull’Udinese.
La Lazio, che non vinceva a Milano dal 2019, strappa tre punti d’oro in ottica Champions.
Nel Milan malissimo Musah, sostituito nel primo tempo e Pavlovic, espulso e protagonista nell’episodio dell’1-0.

Primo tempo

La Lazio ha un’occasione gigantesca con Dia al secondo minuto, ma il senegalese, solo contro Maignan, si fa ipnotizzare dal portiere francese e gli calcia addosso.
I biancocelesti, appena hanno un po’ di campo a disposizione, sfondano, con il Milan costretto a ripiegare e che fatica in fase di costruzione.
All’11mo grande chance per Isaksen, che si prepara bene la conclusione sul sinistro e cerca il primo palo, non andando troppo lontano dal gol.
Rischia tanto Musah un minuto dopo, perdendo un pallone pericoloso sull’attacco di Dia, ma l’americano è molto abile a recuperare il laziale all’ultimo istante.
Protesta la Lazio per il contrasto dell’80 rossonero e protesta anche il Milan, qualche minuto dopo, per un contatto tra Marusic e Theo in area di rigore.
Manganiello lascia correre in entrambe le circostanze.
Il Milan bussa dalle parti di Provedel al 18mo: Reijnders dialoga con Leao e calcia verso la porta laziale, ma l’estremo difensore si abbassa e respinge la conclusione del 14.
Al minuto 28 passa meritatamente la Lazio.
Tchaouna, dopo un bel break Gcausato da un pessimo rilancio di Pavlovic, premia l’inserimento di Marusic, che calcia verso la porta, con Maignan che respinge.
Sulla respinta si avventa Zaccagni, che anticipa Alex Jimenez e insacca a porta praticamente sguarnita.
Per il capitano laziale è il decimo gol stagionale in tutte le competizioni, il terzo di un 2025 finora molto buono.
Curiosità statistica: alla sua 150ma presenza con la Lazio, Zaccagni segna a Maignan, anche lui alla 150ma apparizione con il Milan.
Scelta forte di Conceição, che al 37mo toglie un fischiatissimo Musah per fare spazio a Joao Felix: si ricompongono, dunque, i Fantastici 4.
Il portoghese si presenta al 40mo preparandosi bene una conclusione rovinata da uno scivolone un po’ goffo: Provedel si tuffa ma la palla esce largamente sul fondo.
Al 46mo Nuno Tavares si lancia in un coast to coast degno del miglior Theo Hernandez, poi tenta un cross ribattuto dalla difesa del Milan: sul campanile si avventa Zaccagni, che prova la botta al volo dal limite, che esce di pochissimo alla destra di Maignan.
L’ultimo acuto del primo tempo è un tentativo di Pavlovic da oltre 25 metri bloccato con qualche difficoltà da Provedel.
Dopo questo sussulto, Manganiello fischia la fine del primo tempo.
La Lazio ha meritato il vantaggio, dando un’idea di maggiore pericolosità rispetto ai rossoneri, che sono cresciuti con l’uscita di Musah ma che devono fare molto di più nel secondo tempo.
I copiosissimi fischi di San Siro spiegano meglio di qualunque altra parola il primo tempo e il momento generale del Milan.

Secondo tempo

La Lazio perde per infortunio Marusic, colpito involontariamente da Theo sul ginocchio nel primo tempo: al suo posto entra Lazzari dall’inizio del secondo tempo.
Nel Milan, esce Alex Jimenez, molto in difficoltà contro Nuno Tavares, per Walker.
I rossoneri approcciano la seconda frazione decisamente in maniera più aggressiva e convinta rispetto ai primi 45 minuti.
La Lazio, però, si lancia in un bel contropiede al 49mo, ma il mancino piazzato di Gigot è bloccato facilmente da Maignan.
Al 51mo Joao Felix va molto vicino al gol del pari stoppando e girando subito il pallone, che però finisce di poco alto sopra la traversa.
Tre minuti dopo Zaccagni ha un’altra chance con un bel tiro a giro che finisce sul fondo.
Baroni opera un cambio per contrastare l’impeto offensivo del Milan, inserendo Vecino per Tchaouna.
I rossoneri vanno vicini al gol prima con Gabbia, poi con Gimenez, ma manca sempre un dettaglio per agguantare il pareggio.
Al 67mo, possibile svolta del match: Guendouzi recupera l’ennesimo pallone e lancia in campo aperto Isaksen, fermato con le cattive da Pavlovic.
Manganiello decide di estrarre il cartellino rosso per il difensore milanista, reo probabilmente di aver commesso un fallo grave, non tanto di aver fermato un’occasione potenzialmente pericolosa.
Conceição risponde all’inferiorità numerica inserendo Thiaw e Chukwueze per Fofana e uno spento Pulisic.
Gli ultimi cambi di Baroni sono Pedro e Patric per un malconcio Gigot e il match-winner Zaccagni.
All’83mo minuto Dia trova il 2-0, viziato però da un fuorigioco evidente: rete irregolare annullata da Manganiello.
L’all-in del Milan si concretizza con l’ingresso di Jovic per Gabbia: il Milan chiude con un 3-1-5 arrembante nelle intenzioni.
Il coraggio milanista viene premiato con il pareggio: all’85 Leao crossa dalla sinistra verso il lato opposto, in cui sbuca Chukwueze, che di testa batte Provedel.
Terzo gol in campionato per il nigeriano, che segna solamente reti decisive a San Siro: i gol precedenti, infatti, sono arrivati nell’1-0 con l’Udinese e nel 3-2 contro il Parma.
Al 91mo Nuno  Tavares ha l’occasione per riguadagnare il vantaggio, ma la sua punizione è troppo su Maignan, che blocca a terra il pallone.
La Lazio protesta tantissimo all’ultimo minuto per un contatto in area tra Isaksen e Maignan.
Il VAR richiama Manganiello al monitor, che decreta il rigore per i biancocelesti al 96mo.
Dal dischetto Pedro non sbaglia, apre il piattone e spiazza Maignan.
Doccia gelatissima per il Milan, che aveva meritato di pareggiare un match combattutissimo e incredibile.
Manganiello fischia tre volte e regala tre punti molto pesanti alla Lazio: il Milan, invece, esce forse definitivamente dalla corsa Champions.
Il migliore in campo è Nuno Tavares, un treno infermabile sulla corsia di sinistra.