Coppa Italia, il tecnico della Lazio Baroni presenta la sfida contro l’Inter: “Andiamo a Milano con umiltà e per passare il turno”

Dopo la rivoluzione tecnica compiuta in estate, che dava l’impressione di un vero e proprio ridimensionamento, la Lazio di Baroni si è rivelata una piacevole sorpresa di questa stagione. In campionato i biancocelesti occupano le posizioni alte della classifica e sono impegnati nella corsa per un posto in Champions League. Ottimo anche il percorso in Europa League, dove i capitolini si sono qualificati direttamente agli ottavi di finale grazie al primo posto nella nuova classifica unica.
La Lazio, inoltre, è in corsa anche in Coppa Italia dove è arrivata ai quarti di finale grazie alla vittoria ottenuta sul Napoli allo stadio Olimpico, lo scorso 5 dicembre, grazie alla tripletta di Noslin. Domani, martedì 25 febbraio, alle ore 21:00 i biancocelesti scenderanno in campo a San Siro ospiti dell’Inter dell’ex tecnico Simone Inzaghi. In questa grande classica del calcio italiano gli uomini di Baroni proveranno a espugnare il Meazza, vendicando il 6-0 della gara di campionato, e di guadagnarsi l’accesso per la semifinale.
Ai microfoni di Sportmediaset Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato della sfida contro l’Inter a San Siro valida per i quarti di finale di Coppa Italia.
“Accettiamo le critiche post Venezia ma per me è stata comunque una partita matura, su questi campi non è facile per nessuno. Ci teniamo a fare bene, andiamo a Milano per passare il turno non per fare presenza. Non c’è rivalsa per il 6-0, in qualche modo ci è stato utile, andiamo con grande umiltà ma con la nostra identità, fatta di ritmo, coraggio: dobbiamo stare dentro questa identità.
Castellanos fuori un mese? Non deve essere un alibi, tutti dobbiamo dare qualcosa in più. La classifica si guarda alla fine: farlo ora sarebbe un inutile spreco di energie. Gli obiettivi non si cambiano in corsa: per Juve, Milan o Atalanta è stato così, per noi no. Vogliamo restare dove siamo. Centrocampo a 3 contro Inter? Possibile ma dobbiamo valutare perché anche Dele-Bashiru sarà fuori. Identità vuol dire anche che non si perda l’equilibrio indipendentemente se ci sarà un centrocampista o un giocatore più offensivo”.