14 Marzo 2025
Venezia e Lazio non vanno oltre lo 0-0 al Penzo

Al Penzo, Venezia e Lazio non vanno oltre lo 0-0, per un pareggio che scontenta tutti.
Il Venezia vede la quota salvezza alzarsi dopo la vittoria del Parma sul Bologna e deve sperare in un passo falso dell’Empoli per continuare a sperare.
La Lazio, invece, affida tutta sè stessa al Cagliari, che domani deve rallentare la Juventus per mantenere quantomeno la parità in classifica.
La partita non è stata sinceramente strabiliante, con il Venezia che forse avrebbe meritato qualcosina in più.
La Lazio non è mai entrata in ritmo e non si è quasi mai resa pericolosa.

Primo tempo

Nei primi minuti di studio, è il Venezia a restituire la migliore impressione, mentre la Lazio appare un po’ timida nel creare gioco.
Dopo 10 minuti non proprio scintillanti, i biancocelesti iniziano ad uscire dal guscio: ci prova Isaksen, para facilmente Radu.
A parte questo tentativo del danese, i primi 20 minuti scivolano via senza occasioni, a testimonianza del grande equilibrio che regna tra le due squadre.
Al 23mo Zaccagni si inventa un pallone splendido per Dia, che controlla bene e poi, da solo contro Radu, spreca tutto calciando malissimo con il sinistro.
La caratteristica principale della partita di oggi è l’imprecisione da entrambe le parti, con tanti errori tecnici che impediscono uno svolgimento fluido delle manovre offensive.
Molto attente anche le difese di Venezia e Lazio, sempre pronte ad anticipare gli attaccanti avversari.
Al 39mo Dele-Bashiru è costretto ad alzare bandiera bianca per dolori alla caviglia, causati da un contrasto precedente con Zerbin.
Al posto del nigeriano entra Belahyane, al suo debutto in Serie A con la maglia biancoceleste.
Dopo due minuti si chiude un primo tempo poverissimo di emozioni, in cui le due squadre hanno pensato principalmente a difendersi.
Nella Lazio alcuni uomini chiave non si sono accesi, come Nuno Tavares: il Venezia, invece, ha giocato un grande primo tempo in difesa, mentre in attacco si sfiora il non giudicabile.

Secondo tempo

Il primo pericolo del secondo tempo arriva al 53mo.
Zaccagni cambia gioco verso Isaksen, che addomestica il pallone e cerca la soluzione dai 25 metri, ma la conclusione è centrale e Radu la allunga in calcio d’angolo.
I due allenatori provano a cambiare le carte in tavola: Di Francesco inserisce Schingitenne per Marcandalli, mentre Baroni lancia Lazzari e Pedro per Nuno Tavares e Noslin, entrambi al di sotto dei loro standard.
Il Venezia si presenta dalle parti di Mandas al 59mo, con Maric che di testa gira largamente sul fondo il cross di Oristanio.
Grande chance per i lagunari al 64mo: Zerbin pennella una punizione perfetta sulla testa di Maric, che di nuovo non inquadra la porta, non sfruttando un’indecisione in uscita di Mandas.
Al 67mo il portiere greco ha i riflessi abbastanza pronti per respingere un angolo tagliatissimo di Kike Perez, che sfiora il gol olimpico.
Il Venezia sale in cattedra e inizia a mettere in seria difficoltà la Lazio.
Oristianio va vicinissimo al gol del vantaggio al 73mo: l’ex Inter si fa tutto il campo e scarica dai 20 metri un sinistro insidiosissimo che Mandas tocca quel tanto che basta da mandare il pallone in calcio d’angolo.
Di Francesco, a questo punto, rivoluziona la sua squadra: fuori Oristanio, Maric e Doumbia, al loro posto entrano Fila, Yeboah e Busio.
L’ultima mossa di Baroni, invece, è l’inserimento di Tchaouna per Dia, con la Lazio che decide di effettuare solo 4 cambi.
Il Venezia, invece, utilizza il quinto cambio per togliere Nicolussi Caviglia, che lascia il posto a Condè.
Grande caos all’89mo: un’azione confusa in area biancoceleste porta Zerbin a cercare il diagonale, che esce dopo una deviazione.
Nel recupero Yeboah ha un’altra chance per sbloccare il risultato, ma il suo destro è debole e centrale e Mandas blocca senza problemi.
Dopo 4 minuti di recupero si chiude il match sullo 0-0, risultato giusto per quanto visto in campo.