14 Marzo 2025

Serie A, Simonelli svela: “Il prossimo campionato inizierà nel weekend del 23-24 agosto”

Serie A, Simonelli svela: “Il prossimo campionato inizierà nel weekend del 23-24 agosto”

Db Milano 26/01/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Parma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Tijjani Reijnders

La stagione 2025-2026 potrebbe cambiare e “tornare al passato”. In diversi anni si è giocato a metà agosto o intorno a Ferragosto creando problemi alle squadre, ai calciatori e anche a coloro che investono nel calcio. Anche il mercato è disturbato dalle partite (basti vedere quello invernale con match in corso durante l’ultima giornata del calciomercato) e gli atleti sono spaesati e poco lucidi. Per quanto riguarda l’estate il clima non è adatto per giocare a calcio: le forti temperature e la poca ossigenazione non permette un gioco fluido e ben delineato (specie a metà agosto). Il presidente della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli, ha svelato le nuove direttive per la prossima stagione del massimo campionato italiano a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, come ha riportato il sito di Gianluca Di Marzio: “Posso anticipare che, al 99%, il prossimo campionato inizierà nel weekend del 23-24 agosto. Vogliamo evitare il calcio a Ferragosto“. Altro tema scottante è quello degli stadi: il numero uno della Serie A ha puntualizzato dicendo: “Dobbiamo riuscire prima di ogni altra cosa a risolvere il problema. Il ministro Abodi la pensa come me, c’è la necessità di avere un commissario unico per snellire i lavori e le procedure. Mi auguro che entro la fine di febbraio possa essere nominato il commissario per gli stadi, sarebbe utile per svecchiare il panorama. Abbiamo degli stadi che hanno un’anzianità media di 66 anni“.

Molte sono state le polemiche a causa degli errori arbitrali. Nella scorsa giornata ci sono state diverse valutazioni e interpretazioni. Molti stanno spingendo verso la chiamata al VAR da parte delle squadre. Su questo argomento Simonelli è stato preciso: “Il fatto di poter chiamare in caso di dubbio sarebbe a mio avviso un’evoluzione positiva. Darebbe anche responsabilità alle squadre. Sono favorevole. Non abbiamo avuto modo di confrontarci in assemblea su questo tema, ma penso che molti presidenti e allenatori la pensino come me“.