Pellegrini-Roma: un futuro sempre più in bilico, addio a giugno?
Lorenzo Pellegrini (Image Photo Agency)
Il futuro di Lorenzo Pellegrini con la maglia della Roma non è mai stato così incerto. Dopo l’exploit nel derby vinto contro la Lazio, il capitano giallorosso è finito nuovamente ai margini delle scelte di Claudio Ranieri, partendo dalla panchina nelle ultime tre gare contro Napoli, Milan e Venezia. L’unico spezzone significativo è arrivato in Coppa Italia contro i rossoneri, ma senza lasciare il segno.
In conferenza stampa, Ranieri ha voluto smorzare le polemiche dichiarando che si tratta di semplici scelte tecniche, ma il silenzio del direttore sportivo Florian Ghisolfi su Pellegrini ha fatto più rumore di qualsiasi dichiarazione. Intervistato da Il Corriere della Sera, il DS francese ha menzionato diversi pilastri della squadra come Dybala, Mancini, Ndicka e Paredes, confermando addirittura che il centrocampista argentino è vicino al rinnovo. Nessun riferimento, però, al capitano della Roma.
Pellegrini e un futuro sempre più lontano da Trigoria
Il contratto di Pellegrini è in scadenza nel 2026, ma al momento non ci sono stati contatti per il rinnovo. L’ingaggio pesante (4,5 milioni di euro a stagione) potrebbe spingere la Roma a considerare una cessione in estate per abbassare il monte stipendi e avere maggiore margine di manovra sul mercato.
Tra le squadre interessate, ci sono Napoli e Inter, entrambe già sulle tracce del centrocampista. I nerazzurri avevano chiesto informazioni già a gennaio e potrebbero tornare alla carica in estate. Inoltre, il club giallorosso non ha mai nascosto la volontà di riportare a casa Davide Frattesi, e Pellegrini potrebbe diventare una pedina di scambio nella trattativa con l’Inter.
Per ora, l’unico obiettivo del capitano è concentrarsi sulla prossima sfida contro il Porto, ma all’orizzonte si intravede la quarta panchina consecutiva. Un chiaro segnale che il suo futuro nella capitale è tutt’altro che certo.
Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.
