14 Marzo 2025

Mercato a rilento, colpi tardivi e poche certezze: Motta al capolinea con Juventus e Giuntoli?

Mercato a rilento, colpi tardivi e poche certezze: Motta al capolinea con Juventus e Giuntoli?

Bisogna parlare apertamente ed in maniera chiara; ad oggi, il progetto Motta è un fallimento. No, nessun assolutismo, ma una semplice e banale constatazione. I risultati faticano ad arrivare, il gioco espresso non è quel che ci si aspettava e dall’ambiente filtrano malumori e tensioni all’interno dello spogliatoio nei confronti di tecnico e, volendo ampliare, anche dirigenza. Basti pensare alle stilettate di Danilo a seguito della rescissione del contratto e il suo passaggio al Flamengo. Un allenatore che non ha attecchito e un dirigente troppo aziendalista e poco attento al lato umano. Questo è il quadro che appare delineato in questo momento.

La Juventus non è il Bologna, questo si sapeva. Le pressioni e le richieste che ci sono in bianconero difficilmente si trovano in altre realtà. Ma è un concetto che vale su tutti i fronti, a partire dal giocatore fino al dirigente. Ed è su quest’ultimo che occorre soffermarsi. Giuntoli si è unito alla scuderia juventina nell’estate che ha sancito l’ultima stagione di Allegri, con il quale dire che non si è preso è un eufemismo (vedasi gli eventi nella finale di Coppa Italia che hanno portato all’esonero del tecnico). Nel ruolo di direttore sportivo, la proprietà ha affidato a lui le decisioni in quell’ambito, a partire dalla scelta del nuovo allenatore, ricaduta su Thiago Motta, reo di aver riportato in Champions il Bologna dopo decenni.

Ma qual è il bilancio di Motta e Giuntoli in questi primi mesi? Decisamente negativo. In estate è avvenuta una vera e propria rivoluzione della rosa per alleggerire il bilancio, ma vanno evidenziate anche le mancanze e gli errori lato sportivo; troppi giocatori lasciati andare che hanno lasciato dei buchi che ora si fatica a sanare. Complici i tanti (troppi) infortuni su cui bisogna porsi degli interrogativi, la Juventus ha contratto la ‘pareggite’ cronica, le cui cause sono da ricercare oltre l’organico a disposizione. Per quanto Giuntoli possa aver commesso degli errori, la filosofia di gioco targata Motta non si è mai vista e i giocatori così fortemente voluti stanno incidendo, ma in negativo (Koopmeiners primo fra tutti). Una ostinazione e un integralismo da parte del tecnico che sembra non lasciare spazio ad una elasticità mentale che, in questo contesto, è fondamentale.

juventus renato veiga
Giuntoli, ds della Juventus

Giuntoli ai ferri corti con Motta, abilità sopravvalutate o sguardo alla prossima stagione?

Come già evidenziato, nonostante i gravi infortuni occorsi in stagione, risalenti a ormai molto tempo fa, i movimenti di mercato vanno a rilento, e i pochi effettuati sono dei prestiti non futuribili di giocatori presi più per tappare i buchi che per seguire un filo progettuale. Ed è qui che sorgono i dubbi su di una incrinatura nei rapporti tra Motta e Giuntoli, entrambi non esenti da colpe. Partendo da questo presupposto, si fa insistente una teoria astrusa, ma intrigante; dopo un mercato estivo fatto a misura di Motta, questi non ha impattato come previsto, sia nel gioco che nei rapporti.

A fronte di ciò e di una ormai evidente ostinazione a perseguire le proprie idee, l’ipotesi è che questo ritardo di mercato, fatto prevalentemente da soluzioni temporanee, sia da imputare ad un divorzio in divenire tra la Juventus e Motta. In soldoni, Giuntoli non vuole modificare ulteriormente l’assetto della rosa in maniera definitiva per un tecnico che non proseguirà il suo percorso in bianconero. Che questa teoria si possa evolvere in realtà o rimanga nella fantasia sarà compito del tempo svelarlo. Anche perché, banalmente, la ragione di questa scelta potrebbe anche essere la volontà di concentrare tutta la potenza di fuoco nel prossimo mercato estivo.

Una strategia plausibile, ma rischiosa dato che, se le cose dovessero crollare e venisse mancata la qualificazione in Champions, gli introiti e l’appeal per questa strategia andrebbero a mancare. Una terza ragione per questa sessione di mercato si potrebbe imputare in una sequela lunga e pesante di errori di valutazione da parte di Giuntoli, che andrebbero comunque a macchiare il curriculum di un dirigente così tanto voluto dalla proprietà, alla stregua di un tecnico o di un giocatore fuoriclasse. Le prossime settimane si riveleranno decisive per il futuro di una di queste figure, se non di entrambe.