15 Marzo 2025

Champions League: la delusione di Sergio Conceicao sulla sconfitta del Milan con la Dinamo Zagabria

Champions League: la delusione di Sergio Conceicao sulla sconfitta del Milan con la Dinamo Zagabria

Il Milan ha perso contro la Dinamo Zagabria in trasferta, ma il passaggio ai playoff è stato preservato. La squadra rossonera non ha mai punto la difesa dei croati e anzi è stata oggetto di vari attacchi degli avversari. Un vero e proprio passo indietro questo dei meneghini che non hanno dato lustro a quanto di buono realizzato in precedenza. Dalla sconfitta contro la Juventus, anche se dal pari col Cagliari si sono visti dei ravvisagli, il Milan non sta performando al meglio. Anche contro il Parma i rossoneri non sono stati perfetti ma alla fine Sergio Conceicao ha cambiato al meglio e trovato la vittoria. Questa volta però le sostituzioni non hanno dato l’effetto ideato e alla fine è uscita una cocente sconfitta. Unica nota positiva il dodicesimo gol di Pulisic in questa stagione.

Sergio Conceicao ha analizzato la sconfitta del Milan in Champions League contro la Dinamo Zagabria, come ha riportato MilanNews:Tutti gli episodi della partita sono stati contro di noi, ma con questo non voglio nascondere la mancanza di aggressività nel primo tempo. Quando manca la base è difficile: il calcio è fatto di duelli costanti difensivi e offensivi. Non è che sto dicendo cose spettacolari, ma non è facile cambiare. Abbiamo reagito, ma perché siamo costretti a reagire? Noi avevamo molte motivazioni in più di loro. La preparazione è stata al dettaglio. Poi ognuno ci deve mettere la sua passione per il calcio. Anche il terreno di gioco non era buono, l’arbitraggio non è stato al livello. Si può dire tutto, ma non lo farò. Ho messo anche Terracciano a destra. Sono fatti, ma non ci voglio entrare. Per me è più importante la passione, mettere qualcosa in più di sé stesso. Se no si può cambiare allenatore, venire il migliore del mondo, ma è difficile. Il problema è la base. Veramente: io, giocare una partita di Champion così, entrare in una maniera come la nostra, è difficile…”.