Dinamo Zagabria-Milan, Conceiçao : “Dopo la Supercoppa l’obiettivo è di arrivare tra le prime otto in Champions”

Fino ad oggi il Milan ha dimostrato di avere due facce: altalenante in campionato e cinica nelle altre competizioni. A dimostrazione di ciò parlano la classifica di Serie A, che vede i rossoneri al settimo posto in classifica a cinque lunghezze dalla zona Champions, e il buon percorso in Europa oppure la vittoria della Supercoppa italiana nel quadrangolare di Riyad. Nella nuova fase campionato della massima competizione continentale per club il Diavolo ha subito solo due sconfitte nelle prime due giornate contro il Liverpool, attuale capolista della classifica unica, e Bayer Leverkusen. Tuttavia, pur non sfoggiando sempre prestazioni impeccabili, il Milan è riuscito a vincere tutte le altre cinque sfide, persino quella con il Real Madrid dell’indimenticato ex tecnico Carlo Ancelotti.
La squadra allenata dal portoghese Sergio Conceiçao si trova al quinto posto della graduatoria, a pari merito con gli spagnoli dell’Atletico Madrid. Domani, mercoledì 29 gennaio, i rossoneri saranno e impegnati in casa della Dinamo Zagabria per l’ultima partita della fase campionato. Visti i 15 punti in classifica la compagine meneghina dovrà necessariamente vincere per avere la certezza assoluta del passaggio agli ottavi di finale. Dall’altra parte i blu croati, guidati dall’ex campione del Mondo Fabio Cannavaro, scenderanno in campo davanti al loro pubblico in cerca di vittoria. La Dinamo, infatti, si trova al 26esimo posto in classifica con 8 punti assieme al Manchester City (autentica delusione di questa competizione) a una sola lunghezza dalla zona Playoff. Allo Stadion Maksimir di Zagabria i Purgeri (cittadini) proveranno a mettere i bastoni tra le ruote al Diavolo in modo da poter sperare di continuare il proprio cammino europeo.
In conferenza stampa Sergio Conceiçao, allenatore del Milan, ha presentato la delicata trasferta di Champions League in casa della Dinamo Zagabria. Di seguito le parole del tecnico rossonero riportate da Sportmediaset.
“La scossa arriva con il lavoro, vogliamo chiudere questa fase con una vittoria. La scossa ci vuole tutti i giorni quando andiamo a Milanello. Abbiamo la responsabilità di difendere un club come il Milan. Non faccio calcoli, ragiono di partita in partita. Dobbiamo focalizzarci sulla partita di domani che sarà difficile. Dopo aver vinto la Supercoppa, arrivare tra le prime otto è il secondo obiettivo. Siamo concentrati su questa partita, non pensiamo al derby. Stiamo lavorando per arrivare a fine stagione e avere questi obiettivi raggiunti.
Oggi abbiamo fatto sul campo con tutto il gruppo 40 minuti, per me non è l’ideale ma lo sappiamo. Con quello che studiamo cerchiamo di fare una partita positiva e vincere. Ci sono tanti momenti di gioco in cui mi piacerebbe vedere migliorata la squadra: a tratti facciamo bene, altre volte non tanto. Quando abbiamo la palla, parlo di qualità di gioco, occupazione degli spazi, le transizioni difensive che dobbiamo avere… Gli allenatori cercano sempre la perfezione, lavoriamo su tutti questi dettagli. Non è la scusa, ma il tempo non c’è. I calciatori mi piace allenarli sul campo, vedere gli spazi, vedere le correzioni da fare. Ma vedo anche cose positive, così come cose in cui non siamo migliorati o solo un poco. I ragazzi ci credono, poi è meglio fare una partita tranquilla che rimontarla. È importante guardare a questo spirito e mettere dentro anche altre cose per vincere più tranquillamente.
Vincere la Champions? Mancano tante partite, noi abbiamo l’obiettivo di arrivare tra le prime quattro. Nella domanda precedente l’ho detto: non possiamo pensare al derby, figurati alla Champions League. Guardando in avanti non vediamo le scale che ci sono davanti e rischiamo di inciampare. Noi dobbiamo concentrarci sul lavoro. Ogni giorno che passa ci conosciamo meglio. Queste cose fanno parlare la gente, le persone. Io sono portoghese, ho una cultura diversa ma il linguaggio del calcio è universale: c’è l’allenamento da due ore al giorno e poi c’è la vita normale, da affrontare con professionalità. Non è una chiamata all’attenzione per nessuno. Ho parlato con i giocatori, io ho le mie regole e ce le ha anche il club. Non importa per domani, la cosa più importante per domani è pensare alla Dinamo e a cosa possiamo fare per vincere”.