L’inizio di stagione della Juventus sicuramente non è stato dei migliori, con 10 pareggi e 6 vittorie in campionato, la squadra di Thiago Motta si trova a 28 punti al sesto posto ed a 9 punti dalla capolista Atalanta. Bianconeri che hanno fatto vedere due volti in campo: la squadra che pareggia al 94esimo contro il Venezia in casa, e quella che batte 4-0 il Cagliari in Coppa Italia. Qual è la vera Juventus? Una rondine fa primavera?
Una domanda che si stanno facendo in molti, viste le altalenanti prestazioni delle ultime partite. Gli infortuni non possono essere la scusa per la brutta prestazione contro il Venezia di Di Francesco ultimo in classifica. In quella partita è mancato l’ardore e la grinta da Juventus, cosa che invece si è vista nella gara vinta e dominata contro il Cagliari. Cos’è cambiato nella partita di Coppa Italia? Le critiche ed i fischi a fine match contro il Venezia sono serviti? Cerchiamo di analizzare il momento e lo stato dei bianconeri.
Fattore Koopmeiners in mezzo al campo
L’assenza di Douglas Luiz per infortunio e la retrocessione a difensore centrale che gestisce di Locatelli, hanno permesso a Koopmeiners di giocare nel ruolo che predilige e nel quale è esploso a Bergamo. In mezzo al campo l’olandese da il meglio di sé, vede di più la porta e cosa più importante crea verticalizzazioni e palle in profondità che stanno mancando troppo spesso nel gioco della Juventus di Thiago Motta.
Nel partita contro il Cagliari, l’ex atalantino ha messo in campo tutte le sue doti: qualità, forza fisica, tiro dalla distanza e visione di gioco. Il 2-0 su calcio di punizione è la dimostrazione che Koopmeiners vale tutti i soldi spesi (anche se un gol, per ora, non riaccende le prestazioni opache delle ultime partite).
A differenza delle gara contro il Venezia, nella quale giocava troppo spalle alle porta, vede di più il campo ed entra meglio nell’azione. Chissà se Thiago Motta lo proverà nella stessa posizione anche contro il Monza nella prossima giornata di Serie A. L’olandese ha dato le sue risposte, ora sta al mister capire in quale posizione è meglio schierarlo.
Il ritorno di Nico e Yildiz dietro Vlahovic
La partita di ieri sera ha anche segnato il ritorno in campo, ed al gol, di Nico Gonzalez. L’argentino ha grande forza nelle gambe e porta molta più imprevedibilità in mezzo al campo. Si è visto immediatamente che potrebbe essere una valida alternativa a Vlahovic, per far rifiatare il serbo, e l’eurogol realizzato sul finale del match ne è la dimostrazione.
L’ex viola porta più profondità alla manovra bianconera, che vede più spesso l’attaccante inserirsi negli spazi della difesa avversaria, quasi suggerendo la verticalizzazione ai compagni. Ad aiutare questo movimento, come abbiamo visto dall’inizio della gara, è stata sicuramente la posizione di Yildiz. Non è mistero che il turco prediliga giocare dietro Vlahovic, perché riesce a muoversi meglio tra le linee e non è arginato dalla riga laterale del campo.
Altra posizione da rivedere per Thiago Motta, che schierando la squadra in questo modo ha capito, forse, di dover cambiare qualcosa nelle sue convinzioni iniziali, e forse, in questa nuova Juventus, non ci sarà spazio per Manuel Locatelli, relegato al centro della difesa ad agire da mediano.
Vincere convincendo con Vlahovic trascinatore
Prima fischiato dalla curva, poi il “litigio” con i tifosi, fino al gol che apre le danze per il poker contro il Cagliari. Sicuramente non è un momento facile per la Juventus e per Vlahovic, che dovranno ancora dimostrare parecchio per essere ufficialmente fuori dalla crisi.
Sicuramente c’è da sottolineare che il serbo è andato a segno 12 volte in questa stagione, entrando nelle marcature anche di gare molto importanti, al netto dei molti errori davanti alla porta, non ultimo quello nella partita di Coppa Italia. Vincere convincendo è stato il motto di Thiago Motta per sostituire Allegri. Le vittorie sono arrivate, ma anche molti pareggi, ma il bel gioco fluido visto a Bologna ancora no.
Attenuanti se ne possono trovare e ci sono, perché sicuramente ci voleva tempo per mettere in campo il gioco fatto vedere dai rossoblù sotto la guida di Motta, però i risultati devono arrivare. Nessuno avrebbe chiesto a questo nuovo progetto bianconero di portare trofei importanti alla prima stagione, visti anche i moltissimi infortuni, ma mancare la qualificazione in Champions League o continuare a steccare partite sulla carta facili, (la prossima col Monza deve essere vinta giocando bene), non gioverà alla felicità dei tifosi.
Quindi, una rondine fa primavera? Sicuramente no, ma questa nuova Juventus di Thiago Motta, forse ha trovato al via per fiorire e dimostrare di poter sbocciare definitivamente.