Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo in caso di superamento dei quarti di finale di Nations League; Norvegia, Israele, Estonia e Moldova in caso di sconfitta a marzo contro la Germania. Queste le due strade per la Nazionale nel percorso di qualificazione al Mondiale del 2026 che si terrà tra Canada, Messico e Stati Uniti e che sarà il primo a 48 squadre, con il numero dei posti per le nazionali europee che da 13 passerà a 16. Il sorteggio è stato effettuato a Zurigo: a estrarre le 54 palline sul palco, tra gli altri, anche il campione del mondo Gianluca Zambrotta.
“L’Italia che vince contro la Germania sarà sicuramente un’Italia più forte di quella che dovesse perdere – il commento del commissario tecnico Luciano Spalletti, presente a Zurigo per il sorteggio -. Nei processi di crescita diventa fondamentale portare a casa delle buone prestazioni e dei risultati sulle avversarie non si fanno, si gioca sempre per vincere: bisogna andare a onorare lo sport per quelli che sono i principi più corretti. Ribadisco che dovremo essere all’altezza della missione che ci è stata assegnata e della nostra storia”. La vincente del quarto di finale tra Italia e Germania, in programma tra giovedì 20 marzo allo stadio ‘Giuseppe Meazza‘ di Milano e domenica 23 marzo a Dortmund, si andrà a collocare nel Gruppo A di qualificazione al Mondiale, con avversarie Slovacchia (allenata dall ‘italiano ed ex Napoli Francesco Calzona, che ha anche lavorato con Spalletti), Irlanda del Nord e Lussemburgo ed esordio a settembre (a giugno, infatti, sono in programma le Finals di Nations League).
La squadra che tra Azzurri e tedeschi non accederà alle finali, invece, verrà allocata nel Gruppo I, uno dei sei gironi a cinque squadre, in compagnia di Norvegia, Israele, Estonia e Moldova, e già dal mese di giugno 2025 giocherà le prime partite di qualificazione a una fase finale che l’Italia non disputa dal 2014. Le prime classifiche di ciascun girone si qualificheranno al Mondiale, mentre gli ultimi 4 posti verranno assegnati nel doppio spareggio tra le 12 seconde classifiche e le quattro migliori nazionali di Nations League che non si sono qualificate direttamente come vincitrici dei gironi e che non sono entrate negli risparmi come seconde classificate.
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