A San Siro l’Inter ha vinto contro l’Arsenal per 1-0, match valevole per il quarto turno di Champions League. I neroazzurri sono riusciti a trafiggere i londinesi grazie a Calhanoglu che su rigore ha portato tre punti importanti a Milano. Un trionfo complicato questo contro i Gunners che ha dimostrato di avere ottime abilità con Martinelli e con Trossard, ma Arteta non è riuscito a trovare la quadra offensiva. Prossimo turno Inter-Lipsia (squadra che ha perso contro la Juventus due giornate fa).
Embed from Getty ImagesLa sfida europea si è aperta con un sussulto: dopo neanche 120 secondi e Dumfries ha provato a far contenti i tifosi neroazzurri allo stadio, ma il suo tiro si è stampato sulla traversa. Neanche 50 secondi dopo e Calhanoglu ha cercato la via del gol senza riuscirci. Dopo queste due clamorose azioni, l’Inter ha tirato i remi in barca e l’Arsenal ne ha approfittato. Al 18′ Marinelli ha cercato di servire i suoi compagni senza avere appoggio offensivo. Questa trama di gioco tipica dei Gunners è stata ripetuta per più volte, senza però trovare spiragli adeguati. Per tutta la prima parte l’Inter, tolto le due occasioni, ha cercato di impostare un gioco veloce con una serie di passaggi senza però trovare sbocchi. L’Arsenal invece ha cercato di trovare delle imbucate offensive, ma tali situazioni sono state chiuse abilmente dalla difesa.
Embed from Getty ImagesBreak dell’Arsenal tra il 28′ e il 30′: prima Merino ha sfiorato la palla dopo una leggera disattenzione di Sommer, poi Trossard dalla distanza ha cercato il jolly della serata senza riuscirci. Nel finale di gara è tornata sotto l’Inter con grande maestria e forza: prima Taremi ha spedito di poco il pallone sopra la traversa e successivamente ha usufruito di un calcio di rigore. Merino nel cercare di chiudere su numero 99 ha colpito col braccio la sfera. Per l’arbitro Istvan Kovacs è fallo in aera e dal dischetto Calhanoglu ha realizzato il vantaggio dell’Inter. Prima rete subita dall’Arsenal in questa edizione della Champions League.
Embed from Getty ImagesDopo la realizzazione l’arbitro ha decretato la fine del primo tempo. L’Inter ha avuto circa 6 minuti di grandi giocate in aera di rigore, ovvero nella prima e nell’ultima parte del primo tempo. Nell’ultima occasione la squadra allenata da Simone Inzaghi ha trovato la rete del vantaggio, ma l’Arsenal, tolto con Martinelli e Trossard, non ha realizzato palle decenti per intimorire Sommer. Ci si aspettava qualcosa in più dai londinesi e probabilmente anche Arteta uscito abbastanza rammaricato a causa della prestazione realizzata dai suoi giocatori.
Embed from Getty ImagesLa ripresa ha visto un cambio tra le fila dell’Arsenal: fuori Merino per Jesus. Rispetto alla prima frazione, i Gunners sono partiti meglio e ancora una volta Martinelli ha provato a battere Sommer, ma senza fortuna. Ancora ospiti vicini al pari, ma Dumfries ha salvato tutto togliendo la sfera linea di porta. 60 secondi dopo Havertz di sinistro ha sfiorato la rete. Tre cambi intorno all’ora di gioco per Simone Inzaghi: Barella per Frattesi, Thuram per Lautaro Martinez e Mkhitaryan per Zielinski. Dopo 10 minuti dentro anche Asllani per Calhanoglu. Il mister neroazzurro ha cambiato tutto il centrocampo dando maggiore freschezza in mezzo al campo. Questa sera Dumfries è stato uno dei migliori in campo per l’Inter e al 72′ ha cercato di impreziosire la sua prestazione con un bel tiro al volo, ma ancora una volta il risultato non è cambiato.
Embed from Getty ImagesAl 75′ si è rifatto vedere Havertz in area di rigore e per poco non ha beffato Sommer. A causa di questa pressione cambio tattico di Inzaghi: fuori Taremi e dentro Dimarco. Anche Arteta ha cambiato modulo preferendo una maggiore pressione offensiva: fuori Trossard e dentro Nwaneri e successivamente Zinchenko ha preso il posto di Timber. Ultimi minuti intensi con i londinesi che hanno pressato la difesa neroazzurra, ma Bisseck ha chiuso ogni spazio. Nel finale dentro il capitano dell’Aresnal Odegaard per Havertz a causa di un taglio. Dopo 8 minuti si è conclusa la sfida europea per la felicità dell’Inter.
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