14 Marzo 2025

Genoa, Badelj: “Gilardino grande spessore umano. Retegui? Siamo contenti sia tornato”

Genoa, Badelj: “Gilardino grande spessore umano. Retegui? Siamo contenti sia tornato”

Il centrocampista del Genoa Milan Badelj, ha parlato del suo stato di forma dal ritiro di Moena. Queste le sue parole raccolte da Tuttomercatoweb.

“Ho avuto un po’ di febbre, ho saltato un giorno, due perché ho saltato il Venezia ma mi sono ripreso”.

Sul rientro di Retegui.
“No ma anche se me l’avesse chiesto glielo avrei dato. Siamo contenti che sia rientrato perché fa la differenza. La prima partita ufficiale è il 10 agosto, meno male che è ritornato”.

Coppa Italia come obiettivo stagionale.
“Oggi come oggi non abbiamo pensato di andare a vincere la Coppa Italia. Ma non abbiamo nemmeno pensato all’Inter. Se mi chiede in generale della coppa ti direi sì, c’è la finale all’Olimpico e tutti vorrebbero arrivare lì”.

Sulla forza della rosa rossoblu molto ampia.
“La possibilità deve esistere. Poi credo che siamo in buone mani per quanto riguarda la condizione. Poi ognuno è più predisposto o meno ad infortuni. Ognuno poi la possibilità di tenersi in forma perché poi il campionato si è prolungato da quando è stata tolta la sosta. Ognuno ha la possibilità e l’obbligo di stare bene”.

L’importanza dei cinque cambi.
“La partita ha un ritmo più alto. I cinque cambi per le big sono importanti, avendo 12 giocatori e avere la possibilità i tre cambi lascia otto giocatori fuori. E questo è pesante dal punto di vista mentale. Avendone cinque, anche da quel punto di vista, ancor più ragazzi si sentono coinvolti nel calcio”.

Sul tecnico Alberto Gilardino.
“Se parlo di più corro di meno. In ogni squadra questo tipo di gerarchia esiste. L’allenatore è responsabile, poi ci sono due tre giocatori che hanno più esperienza hanno la responsabilità in campo che le cose vadano bene. Gila l’ho avuto anche come compagno di squadra e per me è stato un onore giocare insieme ad un campione del mondo. Ora avendolo come allenatore aiuta tanto perché mi capisce, fa crescere la mia fiducia e mi permette di giocare più libero. Uno spessore umano veramente di ispirazione, i più giovani se ne accorgeranno più tardi ma tutti siamo consapevoli che siamo fortunati ad averlo”.

Il calcio di oggi.
“Il calcio è diventato molto più uomo su uomo, la pressione è sempre più alta sennò ci si abbassa di più. All’Europeo abbiamo visto alcune partite dove una certa Francia, se perdeva il pallone, si difendeva bassa”.