kvaratskhelia

Il Gelsenkirchen Arena è il palcoscenico su cui la Georgia brilla. La squadra guidata da Sylvinho affronta la sua partita più importante, sfidando un Portogallo già certo del primato. Grazie alle reti di Kvaratskhelia e Mikautadze, i bomber georgiani, la squadra conquista la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2024, scrivendo una pagina indelebile della sua storia.

PRIMO TEMPO

Nella sfida tra i due numeri 7, è Kvaratskhelia a portare in vantaggio la sua squadra dopo appena 91 secondi: un errore di Antonio Silva in fase di costruzione, seguito da una verticalizzazione di Mikautadze e una diagonale vincente del calciatore del Napoli.
La squadra guidata da Sagnol gioca con un assetto ordinato a 5-3-2, lasciando il predominio del possesso palla ai portoghesi e attendendo di colpirli negli ultimi 25-30 metri. Martinez effettua dei cambi in vista degli ottavi di finale: il più intraprendente è senza dubbio Conceiçao junior, mentre Neves, Joao Felix e soprattutto Cristiano Ronaldo faticano a rendersi pericolosi. Quando ci provano, si infrangono contro il muro di Mamardashvili o gli interventi provvidenziali dei difensori georgiani (Lochoshvili e Gvelesiani). Cristiano Ronaldo è molto nervoso: se la prende prima con Antonio Silva, reo di avergli sottratto una potenziale occasione, poi con l’arbitro lamentando una trattenuta in area. La sanzione disciplinare arriva ma proprio nei confronti di CR7, ancora a secco in questo Europeo.

SECONDO TEMPO

La prestazione stellare dell’attaccante dell’Al Nassr dura 66 minuti, in cui riceve un cartellino giallo e assiste anche al raddoppio della squadra avversaria: un fallo grave di Antonio Silva su Lochosvili porta Scharer ad intervenire, e Mikautadze realizza il suo terzo gol, avvicinando così la sua nazionale al traguardo. I lusitani si impegnano in ogni modo: entrano in campo Jota e Ramos, ma è la Georgia a rendersi sempre più pericolosa in contropiede. Kvara domina la scena, saltando tutti come birilli, Mikautadze offre giocate di grande classe, Chakvetadze e Kiteishvili non si fermano mai. Tuttavia, i migliori in campo sono i tre difensori centrali, a cui Mamardashvili dà una grande sicurezza. Così, si arriva al triplice fischio finale quasi senza affanno: in Georgia può iniziare la festa, il sogno è diventato realtà.