Secondo i rumors dei “soliti noti”, che spuntano come funghi non appena comincia il periodo del calciomercato, Giovanni Di Lorenzo si starebbe decisamente avvicinando alla Juventus. E poco importa che sia legato al Napoli da un contratto in scadenza 2028, con opzione di prolungamento per un altro anno, che prevede un ingaggio da 3 milioni di euro netti a stagione, più bonus. Pare che l’agente del terzino, Mario Giuffredi, non sia affatto intenzionato a ricomporre lo strappo. Anzi, dopo aver sbandierato ai quattro venti la ferma intenzione di cambiare aria, abbia addirittura già trovato l’accordo con la Vecchia Signora. Ovviamente, alla società partenopea non è pervenuta ancora nessuna offerta.
Insomma, sembra davvero che la carriera all’ombra del Vesuvio del capitano azzurro sia inevitabilmente arrivata a un bivio. Il suo futuro passa da una decisione inderogabile: ritrovare l’entusiasmo perduto e sposare il progetto di Antonio Conte. Oppure andare al braccio di ferro con la proprietà. Aurelio De Laurentiis non è tipo da accettare passivamente di perdere il calciatore, dopo aver investito tempo e denaro. Nonostante nei rapporti con i “dipendenti” abbia sempre sostenuto la tesi che non esistano incedibili.
Scelta di vita, non calcistica
De facto, un caso assai spinoso. Forse solo la mediazione diplomatica del nuovo allenatore potrebbe dirimere la questio, in un modo o nell’altro. Peccato che il procuratore di Di Lorenzo, almeno finora, avesse sdegnosamente rifiutato qualsiasi abboccamento con il club. Spiegando, senza addentrarsi nello specifico, che il suo assistito ritiene concluso il ciclo in maglia azzurra. Una decisione che prescinde da motivazioni strettamente collegate al campo. Al contrario, appaiono così distanti da ragioni di carattere calcistico, tanto da afferire più la vita privata. Mille voci che si rincorrono, incontrollate. Chiacchiere a iosa e pettegolezzi. Un volgare gossip che si trasforma in leggenda metropolitana.
Eppure Conte è stato chiaro: la rifondazione del Napoli passa proprio dalla imprescindibile conferma di Di Lorenzo (e Kvara…). Un gratificante attestato di stima incondizionata. Probabilmente per quanto dimostrato nelle stagioni passate, che in quella fallimentare post scudetto. In questo scenario si inserisce l’incontro chiarificatore con Giuffredi, avvenuto nel pomeriggio presso il prestigioso albergo di Corso Vittorio Emanuele, dove sta soggiornando il tecnico leccese, accompagnato pure dal diesse, Giovanni Manna. Dalla terrazza dell’Hotel Parker’s si gode una vista straordinario dell’intera città. Un panorama mozzafiato, che ha fatto da cornice all’improvvisato vertice, durato un’ora abbondante. Bocche cucite all’uscita, con Conte che si è avviato verso Capodichino, in partenza per Torino. Mentre il procuratore s’è intrattenuto nel foyer a chiacchierare con Antonio Sinicropi, Club Manager della società.
Di Lorenzo titubante
Del resto, il tema maggiormente in voga nei giorni che precedono l’esordio dell’Italia agli Europei rimane quello relativo al sistema di gioco che utilizzerà Spalletti nella gara inaugurale degli Azzurri contro l’Albania. In effetti, una delle certezze della Nazionale rimane l’impiego di Di Lorenzo. Ma in quale modulo?
Il c.t. è titubante, tra l’optare per il classico 4-3-3, piuttosto che orientarsi verso il 3-5-2. Per il terzino del Napoli cambia veramente poco. Se non l’interpretazione dinamica del ruolo. Rispetto alla posizione tradizionale, nella difesa a quattro, dove garantisce lo sviluppo della manovra in ampiezza, essendo dotato di esplosività e “gamba” tali da consentirgli di ricevere con i piedi sulla linea. E dopo, controllare il pallone, puntando l’avversario diretto.
In realtà, tatticamente Di Lorenzo ha tutto per essere molto più che un semplice laterale a tutta fascia. Perché può benissimo venire dentro al campo, accentrarsi alla stregua del “finto terzino” filosofeggiato da Guardiola, in una zona ibrida. Al punto da aumentare le linee di passaggio. Oltre a fare densità centrale sottopalla: un atteggiamento funzionale alla fase di riaggressione. Paradossalmente, tutte situazioni che intende esplorare Conte per rilanciare le ambizioni del suo Napoli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SEGUI I SOCIAL E RESTA AGGIORNATO SULLE NEWS: