Torino, Petrachi e il clamoroso retroscena su Lautaro: “Avevamo chiuso, ecco perché non è arrivato”

L’Inter si gode Lautaro Martinez, trascinatore assoluto dei nerazzurri con 22 gol in Serie A in questa stagione (25 in tutte le competizioni), ma come nel famoso film “Sliding doors”, ci si chiede cosa sarebbe successo se i nerazzurri non si fossero assicurati il Toro nel 2018.
L’occasione c’è stata, già durante l’andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League contro l’Atletico Madrid si è ricordato quanto i Colchoneros siano stati vicini ad ingaggiare l’argentino, ma gli spagnoli non sono gli unici ad averlo sognato: anche il Torino lo ha fatto ed è la squadra che è andata più vicina al centravanti.

Gianluca Petrachi, ex direttore sportivo dei Granata, ha svelato il retroscena in un’intervista a TV Play. Il dirigente ha innanzitutto espresso il suo pensiero sulla partita Roma-Torino dell’ultimo turno di campionato: “È stata una partita che ho guardato con grande attenzione perché rappresentava il mio passato. Sono stato con i Granata per dieci anni, ed è evidente che c’è un legame forte rispetto ai giallorossi, dettato dal numero spropositato di anni trascorsi lì. Ma il mio periodo nella capitale è stato anche molto intenso, pieno di emozioni e sentimenti. Ho cercato di dare il massimo per la causa e non mi pento di nulla di quello che ho fatto”.
Petrachi sul mancato acquisto di Lautaro: “Questione di commissioni”
Poi il retroscena sul mancato acquisto di Lautaro quando era Ds dei granata: “Durante il mio periodo al Torino, ci fu una trattativa per un accordo di circa 7 milioni con il Racing de Avellaneda che era andata a buon fine. Il suo agente era il fratello di Zarate, un ex giocatore della Lazio, e si parlava di 3 milioni di commissioni che il Torino non aveva mai pagato a nessuno. L’agente sapeva di avere tra le mani un gioiello e quindi ha fatto il suo gioco chiedendo molti soldi. È stato un peccato non poterlo ingaggiare, ma ho fatto del mio meglio.”

Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.