14 Marzo 2025

Juventus, quanto è salda davvero la panchina di Allegri?

Si sono risollevati in massa i tifosi della Juventus che auspicano ad un addio di Allegri al termine della stagione. Fin tanto che, pur con una proposta di gioco rivedibile, i bianconeri conquistavano i 3 punti, molti estimatori del ‘bel gioco’ facevano di necessità virtù. Madama fino a fine gennaio era saldamente in lotta con l’Inter per il campionato, ma dopo aver collezionato 2 punti in 4 partite, quella nave è definitivamente salpata. Certo, lo stesso Allegri ha da sempre sottolineato come l’obiettivo fossero i primi 4 posti, ma diversi giocatori si erano posti lo scudetto come traguardo. Due strategie comunicative differenti alla luce del sole, ma solo gli addetti ai lavori sanno davvero cosa aleggia all’interno dello spogliatoio.

Fonte foto: Profilo Twitter Juventus

Alla stampa, spesso e volentieri vengono fatte dichiarazioni di facciata che non rispecchiano il vero stato emotivo dei protagonisti. Tuttavia, la costante di Allegri di parlare di quarto posto si è evoluta dalla volontà di voler togliere pressioni alla squadra al volerle togliere a sé stesso, tramutandole in alibi. Una squadra capace di contendersi il primato della classifica fino a febbraio non può essere considerata una rosa inadeguata. Dunque il valore è di fatti quello visto fino ad Empoli e tutto ciò che ne ha conseguito è lo specchio della fragilità mentale più che della inadeguatezza. Ed anche su questo aspetto, è il tecnico a dover essere in grado di dare le giuste motivazioni.

Foto account Twitter Juventus news24

Di cosa sono frutto i recenti risultati dunque? Uno spogliatoio demotivato, una mancata presa di posizione di Allegri, una proposta di gioco inadeguata al contesto; probabilmente un insieme di tutto questo. Sebbene Giuntoli e la società riconfermino apertamente la fiducia in Allegri, la Juventus ha sempre fatto del vincere la sua ossessione e, superati i 1000 giorni senza trofei, con la guida della squadra che pare limitare le sue ambizioni, urge chiedersi se questa sia la via giusta o se sia necessario un rinnovamento. E, anche in questo caso, non è da escludere che le dichiarazioni di fiducia nei confronti del mister da parte della dirigenza siano un mero espediente per non destabilizzare un ambiente già fragile, in attesa di raggiungere matematicamente quantomeno la Champions.