Il tecnico dell’Empoli ha parlato così in conferenza stampa alla vigilia dell’anticipo della 7ª giornata contro l’Udinese.

In questi quindici giorni la squadra è migliorata. Nella gara di domani basta il primo obiettivo è il risultato?
“Sicuramente il risultato è la panacea di tutto quanto. Però quasi sempre è figlio di una prestazione, sarei contento anche di vincere giocando male. C’è da mettere l’accento sull’importanza della gara e dei tre punti. Cercheremo di migliorarsi, come sempre. Domenica abbiamo pagato certe cose, il risultato è stato deludente per quello che ha prodotto”.

Cosa serve per sprecare meno in avanti?
“Io non credo che sia un fatto mentale, se la porta la vedi e la trovi non c’è questo problema. Metterei l’accento sull’interpretazione della gara subito, e anche a Bologna è stato così. L’atteggiamento nostro deve essere quello ma poi ci sono anche gli avversari che devono permettertelo”.

Bastoni può giocare anche a sinistra visto che ci sono alcune defezioni tra i terzini?
“Bastoni si adatta molto alle esigenze della squadra, sia come caratteristiche che come volontà. Ha fatto molto bene seppur non avendo ancora una condizione ideale. Si è sacrificato e ci ha messo del suo per aiutarci”.

Che squadra è l’Udinese?
“A me è sempre piaciuta e l’ho temuta. Siamo a fare la quarta partita in un breve periodo, possiamo tirare il fiato dopo di questa e avremmo tempo per chiarirci ancora di più le idee. Tra averle chiare e trasformarle ci sono ostacoli di mezzo, che la squadra prova a superare con il lavoro”.

Maleh è uno di quelli che ha giocato di più. Come sta il ragazzo?
“La colpa dei minuti giocati è sua. Corre sempre e ha sempre molta partecipazione, non merita riposo. Poi domani vediamo cosa ci conviene fare”.

Come sta vedendo un giovane come Guarino?
“Guarino mi piace e non c’è solo l’aspetto tecnico, c’è anche la partecipazione. Purtroppo non avendolo visto all’opera non ho una misura decisa, ma se ci sarà l’occasione verrà utilizzato. Andrà in Nazionale, il ragazzo mi ricorda un po’ altri giocatori come Viti, ragazzi interessanti che hanno bisogno dell’occasione giusta per essere gettati dentro la mischia. Questo è quello che manca, cioè l’esperienza, che dobbiamo dargli noi”.

Sarebbe importante chiudere l’ultima gara prima della sosta con una bella prestazione e una vittoria 
“Certamente, è ovvia la risposta. Non mi viene da aggiungere altro, lavoreremo per quello”

Avete messo in soffitta definitivamente il 4-3-1-2?
“No, in soffitta non c’è niente. Quando Baldanzi fa quello che la sua natura lo porta a fare, cambiamo modulo in corso. Sono i principi che ti accompagnano, non il sistema. E naturalmente la voglia di essere utile alla squadra nella fase di non possesso. L’ordine ti aiuta a quello. Contro la Salernitana ad esempio Cancellieri era più attaccante dello stesso Baldanzi; anche Cambiaghi è propenso più a guardare la porta”.