Juventus, lungo stop anche per McKennie: ecco stimati i giorni che starà fuori
Neanche il tempo di iniziare la nuova stagione che la Juventus deve fare i conti anche con Weston McKennie. Non è bastato il brutto infortunio occorso a Paul Pogba per far mettere il cuore in pace ai tifosi ma anzi, assieme a lui si è aggiunto il texano. Senza neanche giocare un minuto nelle amichevoli, il centrocampista statunitense si è lussato una spalla. Come scrive Tuttosport questa mattina, nella giornata di mercoledì il classe ’98 si sottoporrà ad esami molto più approfonditi alla Continassa, in modo da capire i reali tempi di recupero.
La Juventus, che già deve vedere Pogba sotto ai ferri, non vorrebbe procedere all’operazione di McKennie, optando così per una terapia conservativa, basata su riabilitazione e rinforzo muscolare. I tempi stimati di recupero si aggirano sui 45 giorni, un po’ come fece al primo anno Matthjis De Ligt, che giocò gran parte di stagione con mezza spalla salvo poi operarsi alla fine di essa. Insomma, Max Allegri deve fare già la conta degli indisponibili in vista della prima partita contro il Sassuolo. Senza Pogba e McKennie, i bianconeri perdono gli unici due centrocampisti di inserimento e gol nelle gambe.
JUVENTUS-MCKENNIE, CHI SARA’ IL SOSTITUTO?
Una bruttissima tegola, considerando che il reparto nevralgico peccava di uomini che garantissero una buona dose di reti. Quelle che sono mancate specialmente la scorsa stagione alla squadra, fermatasi a 57 gol all’attivo, nonché undicesimo attacco del campionato. Numeri che certificano quanto la Juventus debba migliorare sotto questo aspetto.
Rimane da capire se la Vecchia Signora vorrà tornare sul mercato, oppure scelga di dare fiducia ai tre giovani moschettieri: Rovella, Fagioli e Miretti. Sempre tenendo in considerazione che Arthur è in uscita e anche Rabiot può essere ceduto. Intanto, Weston Mckennie inizierà un calvario che gli farà saltare una buonissima fetta di stagione. Con l’auspicio che Allegri possa ritrovare al più presto il suo Harry Potter.
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Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.
