Una Roma sfortunata e sprecona passa al 99° con Abraham: battuto lo Spezia 1-0
La Roma in una partita surreale dove spreca l’impensabile passa con Abraham dal dischetto al 99°. Spezia in 10 per 45 minuti, non si salva pur con un super Provedel.
Allo stadio Comunale Alberto Picco si affrontano lo Spezia di Thiago Motta e la Roma di Josè Mourinho, in tribuna, nel 27° turno di Serie A. Lo Spezia si schiera 4-3-3 con Provedel tra i pali, linea difensiva formata da Amian, Erlic, Nikolaou e Reca. A centrocampo Kiwior in regia, Sala e Bastoni. davanti il tridente Agudelo, Verde e Nzola.
Mourinho squalificato per due giornate dopo il “telefono” nei confronti di Pairetto, rinuncia ad Oliveira e Felix, non convocati. I giallorossi scendono in campo confermando la linea a 3, ma giocando con una solo punta come riferimento in avanti. Il 3-4-2-1 vede Rui Patricio in porta, linea difensiva formata dal rientrante Mancini, Smalling e Kumbulla. Karsdorp, Veretout, Cristante e Zalewski sulla linea mediana. Mkhitaryan e Pellegrini a supporto di Abraham. In panchina, almeno inizialmente, Nicolò Zaniolo.
Dopo soli 180 secondi, la Roma ha subito una grandissima occasione: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Veretout serve un bel cross sulla testa di Mancini, Provedel con una grande intervento, nega però la gioia al difensore giallorosso.
Roma che al minuto 17 sfiora nuovamente il vantaggio trovando un super Provede: Pellegrini salta con un tunnel in mezzo al campo un avversario e sfodera, dopo una corsa di 25 metri, un destro perfetto, che trova però il tocco del portiere spezino. Sulla ribattuta Abraham vede ancora una volta la strada bloccata da Provedel.
I giallorossi aumentano i giri del motore arrivando in area in più di un’occasione, con Abraham che da posizione defilata, apre il piatto sinistro andando vicinissimo al palo. Lo Spezia però flirta due volte con l’ex Verde il gol del vantaggio, prima con un gran sinistro dal lato destro dell’area di rigore e successivamente con un calcio di punizione.
Al 45° però Amian in pochi minuti colleziona 2 gialli, il secondo discutibile, lasciando gli uomini di Thiago Motta in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. Primo tempo che si chiude senza altre occasioni sullo 0-0.
Seconda frazione che vede un cambio a sorpresa nella Roma, con Zaniolo al posto di Mancini che cambia in maniera evidente l’assetto con la difesa a 4. Thiago Motta, invece corre ai ripari e sceglie di sacrificare Verde per inserire Ferrer.
Giallorossi che, come all’inizio del primo tempo, creano nei primi 4 minuti della ripresa tre clamorose chance: prima con Abraham di testa che non trova la porta, poi Zaniolo ribattuto sulla linea da un difensore ed infine il palo al volo di Cristante. Lo spezia accusa l’assenza dell’espulso Amian, lasciando alla Roma il completo controllo del gioco.
Al minuto 55′ occasioni da entrambe le parti: Nzola vince un duello fisico con Zalewsky, si accentra e calcia in porta, Rui Patricio però si fa trovare pronto al primo intervento del match. Sul ribaltamento di fronte Veretout dopo un grande contropiede, serve Pellegrini che spreca da ottima posizione.
La Roma continua a creare occasioni, trovandosi nuovamente davanti alla porta, stavolta con Veretout assistito da Pellegrini, che incredibilmente non trova lo specchio della porta.
Motta, pur non cambiando nulla tatticamente, sostituisce Bastoni per Giasy, provando ad inserire forze fresche. Al 64° un intervento in ritardo di Agudelo già ammonito su Zalewsky, rischia di lasciare lo Spezia in 9, ma Fabbri, probabilmente condizionato dal rosso del primo tempo troppo generoso, grazia il colombiano.
Al minuto 70′ ancora Pellegrini arriva vicinissimo al gol dopo un’incursione palla al piede, ma Provedel c’è e nega la gioia al capitano giallorosso. La porta dello Spezia sembra stregata, Provedel è in modalità fenomeno e nega l’ennesimo tentativo giallorosso, con Zaniolo che con il destro sfiora un gran gol.
L’ultimo quarto d’ora è un assedio totale della squadra di Mourinho, che sfocia al 78° nel destro da oltre 30 metri di Mkhitaryan, che illude i tifosi giallorossi muovendo la parte alta della rete. Altra clamorosa occasione al 91° per la Roma che vede la palla rimpallare più e più volte davanti la linea di porta dello Spezia, senza però varcarla. Segnare oggi per i giallorossi sembra davvero una missione impossibile.
Al 94° però, accade qualcosa di incredibile, che raramente si vede sul rettangolo di gioco. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Zaniolo colpisce incredibilmente due volte la traversa, la palla carambola nuovamente davanti la linea di porta, nel caos più totale, finendo poi in angolo. Il Var chiama però Fabbri, che non vede sul primo colpo di testa un calcio in faccia subìto dal numero 22, che lascia il segno pur subentrando dalla panchina.
Dopo 4 minuti nervosissimi tra campo e panchine, Fabbri concede il penalty alla Roma. Calcio di rigore al minuto 98′: sul dischetto va Abraham che incrocia e non sbaglia pallone che pesava un macigno. Roma in vantaggio meritatamente, dopo mille tentativi nell’intera partita. Una di quelle reti che può davvero cambiare il percorso di una stagione, rompendo la “pareggite” che durava da 3 giornate e rilanciando i giallorossi in zona Champions.
Match che termina 0-1 e giallorossi che rimangono a -6 dalla Juve, agganciando l’Atalanta al quinto posto. Sfruttando il passo falso della Fiorentina e guardando con molto interesse il posticipo domenicale tra Lazio e Napoli.
Spezia che soffre e sfiora il pareggio aggrappandosi ad un eccezionale Provedel, ma che non può nulla sul rigore di Abraham, pur intuendone il lato. Per i bianconeri, questa è la terza sconfitta consecutiva e nel prossimo turno affronterà la Juventus all’Allianz Stadium di Torino.
I giallorossi sabato prossimo sfideranno all’Olimpico l’Atalanta di Gasperini in uno scontro diretto per la corsa Champions.

Amo il calcio in ogni sua sfaccettatura, condividere questa emozione è ciò che faccio ogni giorno.