La Lazio ha cambiato pelle con Maurizio Sarri rispetto con le abitudini di Simone Inzaghi. Il neo allenatore dei biancocelesti ha rivalutato molti giocatori che all’inizio dell’anno non hanno reso al massimo, soprattutto i nuovi acquisti. Giocatori come Zaccagni, che nella prima parte di stagione è stato fermo a causa di infortuni, ora sta avendo più possibilità di giocare e ha anche segnato gol molto pesanti, Strakosha ha ripreso il ruolo di portiere titolare e ha anche reso grandi prestazioni (rispetto a quelle di Reina), ma gli acquisti sono stati fondamentali. Infatti Pedro in questa stagione si è trasformato in un elemento indiscusso: negli 11 titolari, lo spagnolo insieme a Immobile è all’interno dello scacchiere di Sarri. Il tecnico sta affidando infatti il ruolo di attaccante di raccordo o di falso nove quando il capitano della Lazio non è operativo.
Altro giocatore che si è ritrovato è Felipe Anderson. Dopo gli anni passati al West Ham realizzando solo 10 gol in 63 partite in Premier League, con la Lazio in questa prima parte di stagione ha segnato 3 gol in 19 partite in Serie A. Il brasiliano si è subito trovato a suo agio col gioco di Sarri e l’alchimia con Immobile e Pedro sono è stata immediatamente trovata. Tomas Basic invece è il centrocampista dalle mille risorse: può essere il vice Luis Alberto, il vice Milinkovic Savic e addirittura piò diventare un centrocampista arretrato. L’ex giocatore del Bordeaux ha giocato spesso e volentieri in Europa League e nelle battute finali del girone d’andata spesso è sceso in campo dal primo minuto. Chi invece ha altalenato buone partite e partite al di sotto del 6 politico è Hysaj. Il laterale difensivo spesso si è trovato spaesato e molti gol sono giunti da errori abbastanza gravi. Nelle ultime partite l’albanese della Lazio si è leggermente ripreso, ma tra i nuovi volti della squadra, Hysaj è sicuramente quello che ha reso di meno. Il bilancio dei nuovi acquisti in casa biancoceleste è positivo, ma rispetto alla classifica può migliorare, soprattutto in fase difensiva e nelle battute finali delle partite. La Lazio infatti spesso e volentieri ha perso o pareggiato partite negli ultimi minuti e questo ha portato un grave gap per la lotta alla Champions League.
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