Esattamente 22 anni fa, Antonio Cassano mise a segno un gol capolavoro contro l’Inter. Cassano ha descritto così quella realizzazione: «Il 18 dicembre 1999 è cambiata la mia vita. Avevo 17 anni, senza quel gol sarebbe stata diversa. Lo guardo praticamente ogni giorno, anche con i miei figli. E a loro dico: “Lì è cambiata la vita del vostro papà”. Da quel giorno sono diventato ricco, famoso e bello. Dissi che fu un gesto tecnico normale? Vero, in allenamento ma anche per strada ne avevo fatti di più belli”. L’analisi tecnica della rete: “Lancio di Perrotta. Il più bello, forse l’unico azzeccato nella sua carriera. Pallone portato avanti col tacco destro: e quello è stato il difficile, condurre avanti la palla senza perdere velocità. Poi in dribbling salto Blanc e Panucci e infilo Ferron. E ho una certezza. E’ stato il gol più bello degli ultimi venti anni di Serie A. Ho incontrato Ferron a Coverciano. Mi ha detto: “Ma lo sai che per quel gol sono stato rimproverato a lungo dai miei compagni dell’Inter. Mi dicevano che avrei potuto parare il tiro”. Io gli ho detto che nessuno avrebbe potuto fermarmi».

Cassano era alla sua seconda apparizione in serie A e alla prima al San Nicola. Anche per questo, al primo pallone giocato, dopo soli 40 secondi, sopraffatto dall’emozione, si rese protagonista di un banale stop sbagliato.

In quella notte magica al San Nicola, Fantantonio rubò la scena al compagno di reparto, il giovanissimo nigeriano Hugo Enyinnaya (allora 18enne), anche lui al primo gol in serie A. Anche lui del tutto impreparato al boato del pubblico barese, tanto che dopo il suo gran tiro sembra sentirsi male nei pressi della bandierina del calcio d’angolo.

Dopo l’inizio di match difficile, Cassano salì di tono e si rese protagonista di grandi giocate, tra cui uno splendido sombrero nei confronti di Bobo Vieri. A 22 anni di distanza, i due dispensano perle calcistiche dal divano di Tiki Taka. Dopo quella giocata, Cassano commise un clamoroso errore davanti a Ferron, tirando male, debolmente e fuori misura. Beppe Bergomi, che da poco aveva appeso le scarpette al chiodo ed era diventato commentatore, formando la storica coppia con Fabio Caressa, affermò: “Lo perdoniamo perché è giovane”.

Intervistato a fine partita, Cassano affermò di essere convinto che avrebbe giocato Davide Olivares: “Il mister l’ha scritto su un foglio, io mi pensavo che non giocavo”.

La mattina successiva a Bari-Inter, Michele Salomone, noto giornalista di TeleNorba, aveva un appuntamento a casa Cassano per intervistarlo. Fantantonio non si fece trovare (si fece subito riconoscere per i suoi atteggiamenti “sui generis”. La mamma di Cassano, la signora Giovanna, si sentì particolarmente a suo agio dinanzi alle telecamere e parlò del figlio.

Celebre è stata l’intervista ad Antonio Rana, il presidente della Pro Inter (la prima squadra di Cassano). Rana prima assolve Cassano dalle accuse di essere una testa calda, poi racconta le prime “cassanate”. Ricorda l’aneddoto delle Timberland e quello dei tunnel, tra gli altri.