Parte bene il nuovo ciclo della Roma targata Mourinho, che passa in Turchia nell’andata del preliminare di Conference League e porta a casa una gara tutt’altro che semplice contro un avversario, il Trabzonspor, scorbutico e tutt’altro che sprovveduto.
L’allenatore portoghese opta per Pellegrini trequartista di “raccordo” con i due centrocampisti Cristante e Veretout, con Zaniolo e Mkhitaryan decentrati a sostegno dell’unica punta Shomurodov. I turchi hanno una forte matrice “italiana” e poggiano il loro gioco sull’esperienza di Hamsik, perno della squadra, oltre che sulle folate di Gervinho, deputato a creare scompiglio nella retroguardia giallorossa.
Il previsto forcing iniziale dei padroni di casa sfoga in venti minuti che non premiano lo sforzo e la Roma recupera terreno nella parte centrale della prima frazione in cui gli ospiti alzano il baricentro e si rendono pericolosi con l’unico spunto della gara di Mkhitaryan, inizialmente poco ispirato e assorbito bene dalla difesa turca.
La Roma guadagna terreno ma non concede niente, la gara è spigolosa e a tratti tossica e trova sfogo sugli esterni dove Vina non è Spinazzola ma ha personalità ed è attento in difesa pur non disdegnando sortite offensive; Karsdorp fa il suo confermando l’alto rendimento della scorsa stagione.
Il secondo tempo si apre con il vantaggio della Roma firmato da capitan Pellegrini su cross di Mkhitaryan e la Roma, ermetica in fase difensiva, sembra aver archiviato la pratica; i padroni di casa non sono dello stesso avviso e l’esordiente Cornelius, vecchia conoscenza del nostro campionato, è bravo a sfruttare un cross calibrato di Bruno Peres prendendo il tempo a Mancini e insaccando di testa.
La squadra di Mourinho sbanda e concede ancora ma resiste mentre la partita diventa sporca, fallosa e rischia di andare su binari in cui la Roma non è abituata a tirare fuori il massimo. O forse non era abituata, perché i giallorossi rispondono bene alla fisicità dei turchi e a 10 minuti dalla fine trovano il gol di Shomurodov, bravo a ribattere in rete un colpo di testa di Mancini da corner che era stato respinto dal legno.
L’allenatore portoghese, che aveva mantenuto lo stesso undici per ottanta minuti, scarica le sostituzioni a difesa del prevedibile forcing finale del Trabzonspor inserendo tutti giocatori difensivi al posto dei trequartisti, esausti ed inutili. La Roma passa così in Turchia mettendo una seria ipoteca sul passaggio ai gironi, in attesa del ritorno da giocare giovedì prossimo all’Olimpico.
Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.