PSG-Bayern è la dimostrazione che a questi livelli quasi tutti gli effettivi in campo devono essere straripanti atleticamente. Abbiamo assistito a un’altra partita avvincente tra le due squadre. Arbitro e assistenti hanno avuto bisogno di correre incessantemente per seguire le azioni.
A passare alle semifinali è stato il PSG di Mauricio Pochettino, pur perdendo. E dire che i francesi hanno avuto tantissime occasioni, tra cui i due legni clamorosi di Neymar. I padroni di casa hanno poi fallito varie azioni di contropiede. Il Bayern non è riuscito a fare di più causa assenza di Lewandowski. Con il polacco in campo, e altri calciatori fondamentali oggi assenti in entrambe le squadre, il divertimento sarebbe stato ancora maggiore.
Fuor di retorica, entrambe le squadre avrebbero meritato di passare il turno. I due tecnici non si sono dati a eccessivi tatticismi, affrontando il match a viso aperto. Solo nella ripresa il PSG ha gestito maggiormente, ma nel primo tempo ha fatto di tutto per segnare il gol del vantaggio. I bavaresi, pur con assenze chiave, hanno portato avanti un piano gara temerario. Attaccare ma con giudizio. Poco male se gli avversari, dotati di qualità immense, avrebbero potuto segnare.
Dopo il gol dell’1-0 le due squadre non si sono risparmiate. Ne ha beneficiato la bellezza del match. Ben pochi tatticismi, ma transizioni difensive corrette. Il Bayern ha puntato sulla velocità dei suoi calciatori per i recuperi (si veda quello di Hernandez nel finale) e sulle uscite di Neuer. Il PSG non ha mai difeso davanti alla propria porta, ma quando il Bayern ha messo palloni in mezzo ha presidiato le linee con grande attenzione.
Flick ha deciso che esporsi ai duelli individuali con Di Maria, Neymar e Mbappé avrebbe fornito più benefici che rischi. Scelta coraggiosa, che sarebbe stata premiata se i suoi avessero segnato il 2-0. Eppure il PSG ha avuto almeno quattro occasioni clamorose. La proposta tattica dei due tecnici è stata palesemente indirizzata dalla tipologia di interpreti. Tutti i calciatori in campo avevano almeno una dote tra potenza atletica e velocità. Il match scoppiettante che ne è venuto fuori, unito a quello dell’andata, è stato la naturale conseguenza.
E pensare che entrambe le squadre avrebbero potuto esprimere un gioco ancora più completo se avessero avuto la formazione tipo. Al Bayern sono mancati Goretzka, Gnabry e Lewandowski come elementi chiave. Al PSG sono invece mancati Marquinhos, Verratti e Florenzi, tra gli altri.
La direzione di gara di Daniele Orsato è stata sicuramente rivedibile. Oltre a sbagliare completamente qualche fischio per interventi fallosi, il fischietto di Schio ha interrotto troppe volte il match. Tra vantaggi non dati e falli fischiati in maniera esagerata ha reso il ritmo meno forsennato. Visto quello dei calciatori in campo, in fondo ha forse voluto riprendere un po’ di fiato!
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione